Russia: ritorna la tensione con la Georgia

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domenica 2 agosto 2009 La Russia accusa la Georgia di aver sparato colpi di mortaio e granate nel territorio dell'Ossezia del Sud e avverte che difenderà il territorio separatista con "tutte i mezzi e le forze disponibili". Il tutto succede a pochi giorni dall'anniversario della guerra dello scorso anno.

La Georgia ha replicato alle accuse della Russia definendole "infondate e fuorvianti", aggiungendo che "il suo obiettivo è quello di destabilizzare la situazione e causare l'apertura di un pericoloso scenario".

Richiamando le parti all'autocontrollo, le missioni dell'Unione Europea che tengono d'occhio la regione affermano che "non ci sono prove per confermare che qualcuno abbia sparato vicino Tskhinvali", la capitale dell'Ossezia del Sud.

Il duro scambio di parole arriva a meno di una settimana dall'anniversario dello scoppio della guerra del 2008 tra la Russia e la Georgia. Come quello scontro sia iniziato è un argomento ancora dibattuto, ma nelle settimane precedenti all'inizio del conflitto le due nazioni hanno ingaggiato uno scambio di accuse simile a quello attuale.

In un comunicato, le missioni dell'Unione Europea hanno espresso "seria preoccupazione riguardo allo scambio di accuse" in "questo particolare momento". Le forze europee inoltre svolgono servizio di controllo senza armi e non possono entrare nell'Ossezia del Sud, e quindi avrebbero bisogno di accesso a quelle aree "dove gli incidenti pare si siano svolti" per "fare una valutazione migliore della situazione sul territorio".

Il ministro della difesa russo afferma in un comunicato che la Georgia ha ripetutamente attaccato Tskhinvali e i suoi sobborghi sin da mercoledì, concentrando l'attacco su un avamposto di osservazione di soldati dell'Ossezia in un tentativo di "far salire la tensione".

"Gli eventi si stanno sviluppando similmente allo scenario dell'agosto 2008 e portano ad un'aggressione militare contro l'Ossezia del Sud e contro le forze di pace russe", ha continuato il ministro.

Il ministro degli esteri georgiano afferma che il comunicato russo è una "minaccia non velata" al quale serve una forte risposta dal mondo. Ha incolpato inoltre la Russia per "un numero sempre maggiore di incidenti provocatori" nella regione.

Le autorità dell'Ossezia del Sud affermano che due colpi di mortaio sono stati diretti verso degli edifici di Tskhinvali dal villaggio georgiano di Zemo Nikozi. Di contro, il governo georgiano ha detto che le forze osseziane hanno preso di mira i mortai vicino al villaggio.

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