Seveso: trent'anni fa il disastro della diossina
10 luglio 2006
Erano le 12.37 del 10 luglio 1976 quando una nube tossica sprigionatasi dalla Icmesa di Meda investe Desio, Meda, Cesano Maderno e Seveso. I cieli della Brianza vengono invasi dalla diossina a causa di una reazione chimica provocata dall'esplosione di una valvola di sicurezza del reattore.
La fabbrica della svizzera Givaudan-Hoffman La Roche - che produceva soprattutto triclorofenolo, utile per la preparazione di diserbanti e cosmetici - si trasforma da "fabbrica dei profumi" (com'era chiamata allora) a "fabbrica della morte": periscono quasi 80.000 capi di bestiame e si diffonde il terrore, la disperazione, gravissimi danni alla salute.
"Foglie appassite lungo le strade, la moria degli animali... ricordo le pecore che si erano gonfiate enormemente. I bambini sembravano punzecchiati da qualcosa", dice oggi Mario Galimberti, corrispondente del Giorno sul luogo della tragedia. "In tutto il tempo che fui lì assistetti a scene davvero drammatiche che raggiunsero l'apice al momento dell'evacuazione della zona A [quella più inquinata]: gente che doveva abbandonare la propria terra, le proprie abitazioni costruite con fatica", continua il cronista.
Nel 1981 l'Icmesa fu demolita. Oggi nell'area che fu della "fabbrica dei profumi" è sorto un parco, il "Parco della Quercia", al centro del quale è stato realizzato un centro sportivo.
Fonte
[modifica]- «Seveso, trent'anni fa il disastro della diossina» – AdnKronos, 10 luglio 2006.
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