Somalia: pirateria marittima, il difendersi è un problema
domenica 2 novembre 2008 Secondo esperti del settore il chiedere soccorso, nel caso della pirateria somala, serve a ben poco vista la rapidità con cui gli assalti vengono eseguiti. L'utilizzo di armi e la presenza sui mercantili di gente preparata ad usarle sarebbe fondamentale, secondo alcuni, per evitare che l'attacco venga portato a termine. E a questo stanno pensando, attualmente, anche diversi armatori che hanno navi che solcano le acque del corno d'Africa. Il problema maggiore però è quello legale che prevede una risposta proporzionata all'offesa e per questo un semplice errore di mira potrebbe portare un difensore in tribunale.
La Blackwater, compagnia paramilitare statunitense, ha chiesto più volte di partecipare alle operazioni di difesa dei mercantili nel Golfo di Aden, in appoggio alle unità militari, con sue navi dotate di ponte di atterraggio per elicotteri. La marina statunitense sembrerebbe propensa ad appoggiare questa partecipazione, ma la NATO, visto alcune situazioni verificatesi in altre parti del mondo, non ne sembra convinta e teme che questo intervento possa peggiorare la situazione.
Fonti
[modifica]- «Blackwater, dall'Iraq alla Somalia per combattere i pirati» – La Stampa, 27 ottobre 2008.
- Uba «Somalia: esperto, con i pirati l'sos è inutile, serve armarsi» – AGI, 30 ottobre 2008.
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