Strage familiare a Milano: due morti

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venerdì 29 giugno 2007

Lo sconcerto generale, due morti e due feriti di cui una in gravissime condizioni. L'esito di una tragedia familiare che si è consumata nella prima mattinata a Milano, dove una donna filippina, che già da tempo soffriva di crisi depressive ed era in cura presso uno studio medico, ha preso un coltello ed ha scatenato un vero inferno: ha sgozzato senza pietà il marito, anch'esso filippino, ed il figlio di dieci anni, per poi riversare la sua furia omicida verso la figlia di appena 8 anni e su se stessa, tagliandosi le vene.

Mentre il padre ed il bambino sono morti sul colpo, la bambina è rimasta viva, ma la scena che si è presentata davanti alle numerose persone accorse dopo le forti urla sentite all'incirca alle nove di mattina, era agghiacciante: la piccola, che da quanto si è appreso era chiamata da tutti baby, presentava ferite profondissime su tutto il corpo, anche su mani e braccia, segno che ha cercato di difendersi dal raptus omicida della madre, la quale è stata anch'essa ricoverata, ma in condizioni migliori.

Altro dettaglio agghiacciante, il fatto che ci fosse il gas aperto, chiaro segno di una volontà distruttiva da parte della donna, dettato forse dalla crisi cui era stata colta.

Ora la donna verrà indagata per omicidio plurimo colposo e tentato omicidio.

Fonti[modifica]