Teatro sacro in Basilicata

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venerdì 30 novembre 2018

Si è tenuta recentemente nei Sassi di Matera una delle tappe del teatro itinerante "Poema della Croce", testi di Alda Merini, regia di Vitantonio Telesca vicario generale dell'Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano e Marsiconuovo. «Ecco il teatro magnifico della crocifissione, in cui Dio crocifigge il Figlio/ e lo dimostra a tutti./ Ecco il Padre amorevole che corre in aiuto del Figlio/ e squarcia tutte le nuvole/ e fa piovere dal cielo quella manciata di rose/ che noi umani chiamiamo cristianesimo». Così Alda Merini scrive nel "Poema della croce", testo della rappresentazione teatrale che è giunto nello splendido scenario dei Sassi, in Cattedrale. Il teatro sacro itinerante "Poema della Croce" è una pièce del progetto regionale "TEATRO SACRO NELLE CATTEDRALI" promosso dall'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo, patrocinato dalla Regione Basilicata e dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), ideato e diretto da don Vitantonio Telesca. Le tappe precedenti si sono svolte nelle Chiese Cattedrali di Melfi e Potenza e nella Concattedrale di Lagonegro. Dopo Matera, le tappe ad Acerenza, Tursi e Tricarico. Lo spettacolo a Matera si è svolto nella Cattedrale, dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant'Eustachio, gioiello dell'arte romanico-pugliese collocata nella Civita, punto più alto della città. Il tema del sacrificio della Croce e della sua la profonda attualità nel mistero cristiano della salvezza si è dipanato tra gli splendidi affreschi medioevali e le decorazioni barocche del duomo; la voce di Iole Cerminara ha dominato le parti salienti dello spettacolo, interpretando musiche scelte dal regista. Tra i brani, anche testi di Juni Russo, Fabrizio De Andrè, le note del "Magnificat" di Marco Frisina, a cui si sono alternati gli interventi dell'Associazione musicale "ART-PARK", della "Cappella Musicale della Cattedrale di Potenza" diretta da Giuseppe Cillis, e l'interpretazione del soprano Patrizia Borghini. Gli accompagnamenti musicali sono stati affidati alla chitarra di Don Mimmo Florio, alla tromba di Donato Benedetto, al violoncello di Paolo Miccolis, al pianoforte di Francesco Scorza. Tutto ha contribuito degnamente a tratteggiare l'affresco dell'intenso dialogo interiore della Poetessa, che dà voce a Maria e al Figlio. La recitazione dei testi della Merini è stata affidata alle voci di Giovanna Valente, Donato Varallo ed Anna Anastasio. Sapienti interventi audio e giochi di luce hanno contribuito al climax teatrale, sotto la cura del service di Renato La Ghezza. Musica, poesia ed arte visiva, infine, si sono intrecciate alla perfomance della compagnia HDUEteatrO, giovani attori che hanno messo in scena la Passione di Cristo, mentre la Resurrezione, nella parte finale dello spettacolo, è stata simboleggiata dall'opera di Raimondo Galeano, una croce in legno trattata con vernici fluorescenti che ha squarciato il buio della scena, rimandando alla sfolgorante vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato.

Fonti[modifica]