UE sulle pensioni: in Italia discriminazione sessuale
sabato 13 dicembre 2008
L'Unione Europea aveva segnalato qualche tempo fa che la discriminazione sessuale sulle pensioni vigente in Italia, che permette alle donne di ottenere la pensione di vecchiaia a 60 anni, mentre agli uomini a 65, era contraria alle regole comunitarie.
Il ministro del Dipartimento per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta ha affermato oggi sulla stessa linea che il Bel Paese, «mantenendo in vigore una normativa in forza della quale i dipendenti pubblici hanno diritto a percepire la pensione di vecchiaia a età diverse a seconda che siano uomini o donne» è venuto meno ai propri obblighi.
L'affermazione del ministro ha suscitato la pronta reazione del segretario della CISL Raffaele Bonanni: «Niente passi falsi sul tema delle pensioni. Al Ministro Brunetta vogliamo ricordare, senza voler fare polemiche, che le pensioni sono una materia del Governo ma anche delle parti sociali. Non è questo il momento di fughe in avanti. Le pensioni sono un tema delicato che non può essere utilizzato come uno spot pubblicitario, proprio per evitare allarmismi e fughe anticipate dei lavoratori».
Fonti
[modifica]- «Pensioni: Brunetta, disparità uomo-donna bocciata da UE» – Adnkronos, 13 dicembre 2008.
- «Pensioni: Bonanni a Brunetta, su donne niente fughe in avanti» – Adnkronos, 13 dicembre 2008.
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