Arresti domiciliari per l'imprenditore Enrico Preziosi

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20 settembre 2005 È stata notificata all'imprenditore Enrico Preziosi, attuale presidente del Genoa, una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

La notifica è in relazione alla bancarotta seguita al fallimento del Calcio Como. L'ordinanza porta la firma del GIP del tribunale di Como Nicoletta Cremona ed è stata richiesta dal sostituto procuratore Vittorio Nessi. Preziosi trascorrerà gli arresti domiciliari nella sua villa di Cadorago.

I fatti risalgono al 2002-2003. La Procura sostiene che Preziosi avrebbe depauperato il patrimonio del Como vendendo per cifre irrisorie un gruppo di giocatori (Makinwa, Caccia, Lazetić, Belingheri, Bjelanović, Greco ed altri) al Genoa, società di cui sarebbe poi diventato presidente. Preziosi ritiene l'azione necessaria, in quanto compiuta per alleggerire il bilancio della squadra lariana.

Nell'inchiesta risultano anche indagati Aleardo Dall'Oglio, che succedette alla presidenza del Como, e Massimo D'Alma, amministratore unico all'epoca del fallimento. Le dichiarazioni rese da Dall'Oglio hanno permesso la successiva iscrizione sul registro degli indagati di Luciano Moggi, direttore generale della Juventus.

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