Discussione:Boom sonico crea scompiglio nel cosentino/Commenti
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Nel cielo della Sila si sono scontrati degli aerei chimici? Stando ad alcuni testimoni, subito smentiti dalle autorità, parrebbe di sì: d'altronde spesso i tankers compiono spericolate manovre e recentemente abbiamo immortalato due velivoli che entravano quasi in rotta di collisione. Non si può escludere dunque che a volte occorrano degli incidenti: è naturale, però, che il compito di Carabinieri, dei vertici dell'esercito etc. è quello di insabbiare. Pertanto non possiamo attenderci che la verità sul presunto incidente provenga da fonti ufficiali. Due aspetti della questione meritano di essere rimarcati: i testimoni oculari si sono riferiti ad apparecchi che incrociavano a bassa quota (l'altitudine non elevata è peculiare di molti aerei della morte) e di aver udito una forte deflagrazione; è credibile che le persone in oggetto abbiano avuto le traveggole? Inoltre appare ironico che l'Aeronautica militare intervenga, con tanta sollecitudine, per intercettare un innocuo cargo della Lufthansa che avrebbe perso il contatto radio, quando migliaia di velivoli clandestini scorrazzano indisturbati nei cieli di tutta l'Italia. Invitiamo gli abitanti della zona a raccogliere informazioni sull'accaduto ed eventualmente a riferircele, al fine di tentare di stabilire se l'assordante fragore udito nella zona è stato causato dal bang prodotto dai caccia supersonici (la normativa vigente, tra l'altro, vieta di superare la barriera del suono a bassa quota) o se è stato provocato dalla collisione dei tankers.
Inoltre leggiamo la seguente notizia, comparsa su nuovasibaritide.it e che riporta l'annullamento della tradizionale cronoscalata automobilistica “Coppa Sila”. Possibile un collegamento con una collisione tra tankers chimici e della quale non si vuol rendere conto alla popolazione.
Riportiamo il testo in questione:
Trebisacce - Energica presa di posizione dell’avv. Gaetano Parise contro l’annullamento della Cronoscalata Automobilistica “Coppa Sila”.
Scritto da Pino La Rocca, 01-06-2008 12:04
Non è dato sapere quali siano le reali motivazioni che hanno portato all’annullamento della tradizionale cronoscalata automobilistica “Coppa Sila”, che ormai aveva un suo posto consolidato nel calendario nazionale delle corse automobilistiche di montagna, fatto sta che la sua cancellazione ha suscitato molte reazioni tra i piloti e soprattutto tra gli appassionati di questo genere di sport che ogni anno si portavano, molti con le famiglie, sui tornanti della Sila per assistere alla gare e per fare un tuffo in una natura per fortuna ancora incontaminata.
Se ne fa portavoce l’avv. Gaetano Parise di Trebisacce, appassionato di questo sport e sostenitore di una scuderia che annovera tra i suoi piloti il pluridecorato Rocco Aragona, il quale affida ad una nota polemica la difesa “di una delle gare più belle e gloriose d’Italia, annullata all’ultimo momento quando – così scrive Parise – scuderie, piloti e appassionati avevano già assunto impegni (anche economici). Perciò la Calabria rimane sempre ultima della classe.
Chi scrive – argomenta ancora Parise – non è a conoscenza dei reali motivi che hanno portato all’annullamento della gara, me se fosse vero che la “colpa” è dell’intransigenza degli ambientalisti, bisognerebbe invitare questi “talebani” ad intervenire con la stessa solerzia quando in Sila si legittimano selvagge speculazioni edilizie, incendi dolosi, condotte idriche abusive, realizzazioni di mega-villaggi turistici fantasmi, per non parlare delle discariche a cielo aperto che mettono a rischio la flora e la fauna tipica di tutto l’altopiano silano.
A questo proposito Parise ricorda le cronoscalate più importanti (Abetone, Terminillo, Etna, Bondone), che ogni si disputano regolarmente nelle più rinomate località turistiche d’Italia con il sostegno e la fattiva collaborazione delle Amministrazioni Locali e che da sempre richiamano l’attenzione e la partecipazione di migliaia di persone, con ricadute favorevoli per il turismo di montagna, la promozione territoriale e l’economia di quelle zone.
“Perché – conclude l’avv. Ninni Parise – coloro i quali risultano impotenti di fronte alla criminalità organizzata, alla malasanità, al malaffare, alla disoccupazione, al degrado economico-sociale e culturale di un’intera regione, diventano invece ferrei tutori dell’ordine e della legalità pur di impedire lo svolgimento di una competizione automobilistica così seguita dalla gente?”.
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Nel cielo della Sila si sono scontrati degli aerei chimici? Stando ad alcuni testimoni, subito smentiti dalle autorità, parrebbe di sì: d'altronde spesso i tankers compiono spericolate manovre e recentemente abbiamo immortalato due velivoli che entravano quasi in rotta di collisione. Non si può escludere dunque che a volte occorrano degli incidenti. Due aspetti della questione meritano di essere rimarcati: i testimoni oculari si sono riferiti ad apparecchi che incrociavano a bassa quota (l'altitudine non elevata è peculiare di molti aerei della morte) e di aver udito una forte deflagrazione; è credibile che le persone in oggetto abbiano avuto le traveggole? Inoltre appare ironico che l'Aeronautica militare intervenga, con tanta sollecitudine, per intercettare un innocuo cargo della Lufthansa che avrebbe perso il contatto radio, quando migliaia di velivoli clandestini scorrazzano indisturbati nei cieli di tutta l'Italia. Invitiamo gli abitanti della zona a raccogliere informazioni sull'accaduto ed eventualmente a riferircele, al fine di tentare di stabilire se l'assordante fragore udito nella zona è stato causato dal bang prodotto dai caccia supersonici (la normativa vigente, tra l'altro, vieta di superare la barriera del suono a bassa quota) o se è stato provocato dalla collisione dei tankers.
Saluti.
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