Discussione:Unione Europea: «Se l'Italia vuole il Ponte se lo deve pagare da sola»/Commenti

Contenuti della pagina non supportati in altre lingue.
Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

← Ritorna all'articolo

Commenti
Commenti

Questo è lo spazio per i commenti alla notizia. Se vuoi far presente un problema all'articolo in sé, come, ad esempio, un errore, devi usare la pagina di discussione relativa. I commenti presenti in questa pagina non devono essere conformi al punto di vista neutrale, ma, in ogni caso, devi rimanere in argomento ed evitare insulti, parolacce e altre parole che possono riscaldare gli animi. Sii comprensivo e gentile. Una discussione civile e un dibattito educato rende le pagine di commento un luogo amichevole. Pensa, prima di inserire il tuo commento.
Ricorda di firmare i commenti usando 4 tildi (~~~~), che verranno automaticamente sostituite col tuo nome utente e la data corrente.

Clicca qui per aggiungere un nuovo commento · Aggiungi il tuo commento a uno già esistente

Giancarlo Guidetti[modifica]

Non fare il ponte sullo stretto equivarrebbe a vietare la costruzione dei supermercati e centri commerciali per favorire i piccoli negozietti di paese o di quartiere. E' evidente che nel tempo si e' sviluppato un sistema di trasporti via mare che fa apparentemente pensare all'inutilità del ponte, ma l'opera costituisce un legame, un'unione della Sicilia al Continente non solo ideale ma pratica ed effettiva e diverrà un segno di appartenenza. Credo anche che potrà essere un intervento economico di segno positivo. Diversamente ragionando non si sarebbe costruito il Golden Gate, il Giovanni da Verrazzano, il Bay Bridge, il tunnel sotto la Manica od il ponte-tunnel-isola che collega la Danimarca alla Svezia. I ponti uniscono molto più di quanto fanno i collegamenti via mare. Giancarlo Guidetti  — Questo commento non firmato è stato inserito da 79.40.64.25 (discussioni contributi) 14:40, 20 ott 2011‎.

Sinceramente non vedo un nesso tra Ponte sullo Stretto e nascita di piccoli negozietti. E in più, secondo me, per come vedo l'Italia adesso, non c'è bisogno di grandi opere ma di piccole opere, svolte a livello locale per potenziare le strutture già presenti e poco utilizzate. Poi, in un secondo momento (e magari quando abbiamo soldi e nessuno si deve inventare qualcosa (cit.)) si potrà provvedere a fare qualche cosa in grande. La mia grande paura è che il ponte sullo Stretto diventi una sorta di Salerno-Reggio Calabria 2, con tanti ringraziamenti da parte delle mafie varie. --→ Airon Ĉ 14:59, 20 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Commento senza titolo[modifica]

siamo governati da persone che pensa ai propri interessi e non per il popolo italiano  — Questo commento non firmato è stato inserito da 188.218.171.195 (discussioni contributi) 19:13, 21 ott 2011‎.

Ponte dello stretto.[modifica]

Mi meaviglia ancora una volta, che nessun organo televisivo abbia accennato alla risposta del Ministro. Vorrei sapere quali "privati" finanzierebbero questa impresa? Vista la situazione finanziaria atuale. Grazie  — Questo commento non firmato è stato inserito da 79.16.59.120 (discussioni contributi) 22:26, 21 ott 2011‎.

Commento senza titolo 2[modifica]

É chiaro che se un opera é un bene, il bene é per tutto il genere umano, se poi questo bene é destinato a migliorare le condizioni, nonché il prestigio degli stati europei inevitabilmente gli europei dovrebbero contribuire. Al mondo d'oggi non può sempre esistere un sud ancorato a fondamenta di sabbia ed ignorare che il punto nevralgico dello scacchiere mondiale si é tragicamente riversato nel mediterraneo. Fingere che ciò non è veritiero sminuisce tutte le nazioni europee,depauperandole dello spirito europeista che le cementerebbe anziché disgregarle con affermazioni infantili._16:12, 25 gen 2018 (CET)  — Questo commento non firmato è stato inserito da 5.90.124.24 (discussioni contributi).