Unione Europea: «Se l'Italia vuole il Ponte se lo deve pagare da sola»

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giovedì 20 ottobre 2011

Il progetto del cosiddetto Ponte sullo Stretto di Messina è stato cestinato definitivamente dall'Unione europea. Nella lista delle priorità strategiche delle grandi reti di trasporto trans-europee per il periodo 2014-2020 sono presenti linee ferroviarie come la Napoli-Bari, la Napoli-Reggio Calabria e la Messina-Palermo, ma non il ponte.

Assieme alla lista si è anche provveduto a cofinanziare tali opere: circa 50 miliardi di euro, dei quali 31,7 circa solo per i trasporti. Esclusi quindi i cofinanziamenti per il ponte: la grande opera verrebbe a costare circa 9 miliardi di euro, escludendo le centinaia di milioni già versate per studi e valutazioni preventive.

L'estone Siim Kallas, attuale commissario europeo per i trasporti, ha affermato che sarà il governo italiano a decidere sulle sorti del Ponte. Pronta la risposta dell ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli: «Il Ponte per il governo resta una priorità essenziale per lo sviluppo del sistema dei trasporti dell'Italia». «Lo faremo con i soldi dei privati».

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