Due sacerdoti italiani accusati di finanziare la guerriglia hutu
giovedì 26 novembre 2009
Secondo il Corriere della Sera, un'indagine commissionata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha svelato il coinvolgimento di due sacerdoti italiani, uno ruandese naturalizzato italiano e uno belga nel finanziamento dei guerriglieri hutu operanti in Congo e responsabili di stupri, stragi e rapimenti di bambini.
Il rapporto in possesso del Corriere contiene le mails scambiate tra il sacerdote saveriano Piergiorgio Lanaro, operante a Kasongo (Congo), e Ignace Murwanashyaka, capo del "Fronte democratico per la liberazione del Ruanda" (FDLR) arrestato in Germania per stupro, crimini di guerra e contro l'umanità: queste mails dimostrerebbero come Lanaro, con la complicità del tesoriere regionale dei Saveriani, Franco Bordignon, abbia distratto denaro raccolto in Europa per fini umanitari allo scopo di finanziare l'FDLR.
Le indagini dell'ONU accusano anche Jean-Berchmans Turikubwigenge, sacerdote ruandese naturalizzato italiano, che avrebbe intrattenuto rapporti con i ribelli hutu, e Constant Goetschalckx, sacerdote belga a capo dell'organizzazione umanitaria Brothers of Charity, che avrebbe finanziato gli stessi ribelli hutu.
Infine, nel rapporto sono dettagliati i rapporti intrattenuti tra i ribelli hutu e alcune organizzazioni non governative spagnole, come la Fundaciò S’ Olivar e la Inshuti
Fonti
[modifica]- Massimo Alberizzi «Onu, accuse a due preti italiani «Soldi ai guerriglieri hutu in Congo»» – Corriere della Sera, 26 novembre 2009.
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