Georgia: vigilia elettorale delle elezioni presidenziali
venerdì 4 gennaio 2008
Vigilia elettorale carica di tensione in Georgia. Domani, 5 gennaio 2008, si svolgeranno infatti le elezioni presidenziali che vedranno contrapposti l'ex premier Mikheil Saakašvili (dimessosi nel novembre dello scorso anno al fine di partecipare alla presente tornata elettorale) e Badri Patarkatsishvili, magnate georgiano, presidente della Dinamo Tbilisi e proprietario della rete televisiva IMEDI.
Nonostante sia stato coinvolto nei giorni scorsi in uno scandalo dopo la diffusione di un filmato nel quale dichiarava la sua intenzione di porre in essere un Colpo di Stato qualora non fosse stato eletto, Patarkatsishvili ha tuttavia deciso di non ritirarsi dalla corsa elettorale. A seguito della diffusione del video la rete IMEDI è stata chiusa dalle autorità governative in quanto sospettata di essere lo strumento attraverso il quale il candidato avrebbe potuto tentare di raggiungere i propri scopi anticostituzionali. La chiusura è stata fortemente contestata dall'opposizione che ritiene ora il governo monopolista del sistema televisivo poiché, secondo la controparte, controllerebbe i rimanenti tre canali televisivi nazionali.
Badri Patarkatsishvili, pur essendo il rivale più quotato di Saakašvili, non è tuttavia il solo. Altri 5 partiti dell'opposizione hanno infatti espresso propri candidati. Tra questi Levan Gachechiladze, imprenditore vinicolo, sostenuto da ben nove partiti. Tale circostanza favorirebbe il premier uscente che, secondo gli ultimi sondaggi, sarebbe attestato di poco sopra il 50%, soglia che gli permetterebbe di vincere le elezioni al primo turno. In particolare l'opposizione non è riuscita a trasformare in voti il senso di malessere presente tra i georgiani. Eletto con il 95 % dei consensi dopo la rivoluzione delle rose, il premier non è infatti riuscito a invertire la tendenza negativa dell'economia georgiana. La disoccupazione tocca oggi infatti il 14% mentre la percentuale di popolazione che vive in condizioni economiche disagiate supera il 50% del totale.
La contrapposizione tra Saakašvili e Patarkatsishvili inerisce anche delicati equilibri regionali. Mentre il primo infatti è sostenuto dagli USA, che durante il suo mandato hanno provveduto a sovvenzionare l'esercito georgiano, il secondo ha posizioni filo-russe e sostiene la riapertura dei negoziati con le province ribelli dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia
Seppur nella giornata precedente alle elezioni sia preclusa per legge ogni attività di propaganda elettorale, l'opposizione denuncia già brogli e intimidazioni. È di pochi giorni fa l notizia del fallito attentato a uno dei suoi esponenti, Giya Tortladze, il quale è sopravvissuto per pura causalità alla deflagrazione di una carica esplosiva posta al di sotto della propria autovettura.
Il portavoce del governo ha invece assicurato che il voto sarà regolare: all'uopo sono presenti nel paese caucasico più di mille osservatori internazionali e, per evitare ogni possibile frode, ad ogni singolo votante sarà macchiato il pollice destro con un colorante.
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[modifica]Fonti
[modifica]- [EN] – «Georgia election: opposition already crying 'foul'» – Russia Today, 4 gennaio 2008.
- [EN] – «Opposition member attacked in Georgia» – Russia Today, 31 dicembre 2007.
- Piero Sinatti «Georgia: Saakashvili verso la rielezione, malgrado le delusioni» – Il Sole 24 Ore, 4 gennaio 2008.