Il Vaticano si oppone alla convenzione sui disabili

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mercoledì 3 dicembre 2008

Palazzo di vetro dell'Onu

Come dichiarato già otto mesi fa, la Santa Sede ha confermato che non ha firmato e non firmerà la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei disabili.

Il documento, approvato nel 2006 e in vigore da maggio, per il quale anche il Vaticano aveva partecipato nella stesura de testo, è stato rigettato dall'organizzazione cattolica a causa di una questione presente negli articoli numero 23 e 25, che definiscono la pianificazione familiare e l'esercizio della stessa.

Il Vaticano contesta il termine «salute sessuale e riproduttività» collegata alla disabilità, che non esclude la capacità, in alcuni paesi, di poter abortire qualora si riscontrino dei feti di potenziali disabili.

Monsignor Celestino Migliore, osservatore dello Stato del Vaticano all'Onu, ha dichiarato: «La Santa Sede si oppone perché in molti Paesi i servizi per la salute riproduttiva comprendono l'aborto, negando dunque il diritto alla vita di ogni essere umano».

Oggi, il 3 dicembre, le Nazioni Unite celebrano la Giornata dei disabili, intitolata quest'anno «Dignità e giustizia per tutti noi».

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Fonti[modifica]