India: divieto di far sesso agli adolescenti
domenica 3 giugno 2012
In India è stata istituita dal Parlamento una legge che vieta gli atti sessuali a chi non è ancora maggiorenne, equiparando il sesso adolescenziale allo stupro. Così adesso in India il limite per avere rapporti sessuali è di 18 anni, innalzando quindi l'età del consenso di due anni.
Il motivo principale di questa nuova legge è la volontà di fermare lo sfruttamento sessuale dei bambini. Così l'India, che sta attraversando un buon momento economico, rischia di essere valutata come «antiquata» e «bacchettona».
La nuova legge – definita dai mass media antiquata, anacronistica e antidemocratica – prevede il reato penale per qualsiasi penetrazione vaginale, anale e orale «con un oggetto o una parte del corpo» su una persona sotto i 18 anni.
Il prologo è da ricondursi alla vicenda che ha visto protagonista il giovane Sandeep Paswan, accusato di rapimento e violenza sessuale su una quindicenne nei pressi di Lucknow. I due si erano sposati in segreto, venendo trovati nelle vicinanze dopo la segnalazione del padre della ragazza alle autorità. Visto l'amore che provavano i due ragazzi, Paswan è stato assolto, ma con questa nuova legge si sarebbe reso colpevole di stupro rischiando così almeno sette anni di reclusione.
Fonti
[modifica]- Elmar Burchia «India, sesso vietato ai teenager. La legge punisce con 7 anni di prigione» – Corriere della Sera, 2 giugno 2012.
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