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L'istruzione in San Paolo, Brasile: La dipendenza dal digitale sta creando più problemi che soluzioni?

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lunedì 19 agosto 2024

Le attuali 14 piattaforme disponibili sul sito web di CMSP

Lanciato nel marzo 2020 dalla Segreteria dell'Istruzione dello stato di San Paolo (SEDUC-SP, nella sigla in portoghese), il CMSP è stato creato per garantire la continuità dell'istruzione durante la pandemia di COVID-19. All'inizio, la piattaforma offriva lezioni in diretta e supporto per le attività scolastiche.

Anche se inizialmente molti insegnanti e studenti hanno avuto difficoltà ad adattarsi, principalmente a causa della scarsa familiarità con la tecnologia e dei problemi di accesso a internet, il CMSP si è dimostrato fondamentale per mantenere attiva l'istruzione. Col tempo, la piattaforma ha integrato diversi strumenti educativi, diventando il principale mezzo di insegnamento.

Nel 2023, la transizione verso il digitale è diventata sempre più evidente. I tradizionali libri scolastici sono stati temporaneamente sostituiti da materiali digitali, suscitando critiche per la qualità e l'accessibilità dei contenuti. Sebbene i libri siano tornati in ottobre 2023, il loro utilizzo è stato limitato, poiché il sistema scolastico si era ormai adattato al CMSP.

Attualmente, nel 2024, l'istruzione in San Paolo dipende quasi completamente dal CMSP, che ora include diverse piattaforme aggiuntive. Tuttavia, l'uso crescente di queste tecnologie ha portato a nuove sfide, come problemi tecnici e disuguaglianze nell'accesso all'educazione digitale. Molti insegnanti criticano il CMSP per non considerare questioni pratiche come interruzioni di corrente o lentezza del sistema, che possono influire sul regolare svolgimento delle lezioni.

Attualmente, il CMSP include 14 diverse piattaforme solo per l'Ensino Fundamental II (l'equivalente della Scuola Secondaria di Primo Grado in Italia), tra cui SPeak (più conosciuto come Education First), Matific e Tarefa SP, portando a una frammentazione dell'insegnamento che ha sollevato ulteriori preoccupazioni tra educatori e studenti.

Fonti

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