La Croazia è vicina all'entrata nella zona euro

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venerdì 3 giugno 2022

È di pochi giorni fa la notizia secondo cui la Croazia, paese con poco meno di quattro milioni di abitanti e membro dell'Unione Europea dal 2013, dovrebbe diventare il prossimo paese a far parte della zona euro, il ventesimo. Il condizionale è ancora d'obbligo dato che il definitivo ok del Consiglio non arriverà prima di luglio, ma difficilmente potranno esserci sorprese tali da bloccare l'iter. Infatti ad oggi, sia la BCE, sia i ministri delle Finanze dell'Eurogruppo hanno potuto constatare che il paese rispetta i quattro criteri di convergenza necessari riguardanti l'andamento dei tassi d'interesse, dell'inflazione, dei conti pubblici e del tasso di cambio. Lo stesso vice presidente della commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha rilasciato dichiarazioni positive: "Il paese ha dimostrato grande impegno, diligenza e perseveranza negli sforzi per soddisfare le condizioni in vista dell’adozione dell’euro il primo gennaio 2023. L’adozione della moneta comune segnerà il completamento dell’integrazione della Croazia nell’Unione Europea. I benefici saranno reali per la popolazione e per le imprese croate e ciò renderà l’economia croata più resistente." I benefici potranno riguardare anche gli scambi commerciali tra il paese balcanico e l'Italia; difatti, tra i due paesi membri gli scambi nel 2021 hanno visto un export italiano verso la Croazia per 3,58 miliardi di euro mentre quest'ultima, sempre nello stesso anno di riferimento, ha esportato prodotti, agricoli e articoli di abbigliamento, per 2,08 miliardi di euro.

Fonti[modifica]