Le ossa trovate non sono di Orlandi né di Gregori, ma di un uomo

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venerdì 23 novembre 2018

La Città del Vaticano vista dall'alto

Da quanto si è appreso dagli uffici della Procura di Roma, le ossa rinvenute il mese scorso presso la Nunziatura Apostolica non sono né di Emanuela Orlandi né di Mirella Gregori, le due ragazze sparite nel 1983. Infatti i primi risultati degli esami compiuti sul cranio e sul radio hanno evidenziato che la datazione dei resti è certamente antecedente al 1964. Inoltre, anche se il Dna estratto da un femore da parte della Polizia Scientifica risulta inadatto per la comparazione e deteriorato, è stato trovato il cromosoma Y, caratteristico del sesso maschile.

La scoperta delle ossa nella sede della Nunziatura del Vaticano fu annunciata dalla sala stampa della Santa Sede; le indagini sul caso vennero affidate dal Vaticano alla Procura di Roma e alla polizia Scientifica. Scopo principale era quello di comparare quelle ossa con il dna delle due ragazze scomparse, entrambe quindicenni all'epoca della scomparsa. Gli esami con l'utilizzo del metodo del carbonio 14 sono stati effettuati in alcuni laboratori specializzati di Caserta.

Nel commentare la notizia Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, dichiara di volere aspettare la fine delle indagini e avere il risultato dell'esame genetico con il Dna, assieme alla certezza sulla datazione. Vorrebbe anche comprendere da cosa derivi la chiara datazione del 1964. Oltretutto si dovrebbe anche chiarire perché le ossa si trovassero alcuni centimetri sotto il pavimento.

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Wikipedia ha una voce su Sparizione di Emanuela Orlandi.

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Wikipedia ha una voce su Sparizione di Mirella Gregori.

Fonti[modifica]