Utente:Bramfab/Intervista a Marcello Pezzetti

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mercoledì 15 marzo 2023

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Marcello Pezzetti Speaker all'evento wikipediano del Giorno della memoria 27 gennaio 2023. Milano, sala congressi Palazzo Reale

Wikinotizie vi presenta un'intervista a Marcello Pezzetti. Marcello Pezzetti, è uno storico italiano, uno dei massimi studiosi italiani della Shoah, Membro della commissione storica della Fondation pour la Mémoire de la Shoah di Parigi e del consiglio del Centrum Edukacji del Museo statale di Auschwitz-Birkenau, è delegato italiano della Task Force for International Cooperation on Holocaust, Remembrance and Research (Ihra), è docente di "storia della shoah" del master internazionale in "didattica della shoah" dell'Università degli Studi Roma Tre e docente all'interno dei corsi di orientamento universitari presso la Scuola normale superiore di Pisa. Pezzetti ha accolto il nostro invito a rispondere ad alcune domande, elaborate da Bramfab, sulla sua esperienza con Wikipedia, e il suo giudizio su di essa.

Quando Lei si è imbattuto/a per la prima volta in Wikipedia? Per quale motivo?

Sinceramente non mi ricordo la data, ma si tratta di molti, molti anni fa. Appena ho sentito parlare di questo nuovo “fenomeno”.

La prima ragione, devo ammetterlo, è stata la “curiosità”; tuttavia, ho utilizzato da subito questo nuovo “strumento” per avere notizie immediate su temi, o parte di temi, che non conoscevo, o non conoscevo abbastanza. Il primo utilizzo, in ogni caso, ha riguardato la ricerca di dati specifici, di notizie specifiche, non di temi “generali”.

La prima impressione è stata eterogenea e contraddittoria: da un lato pensavo che fosse un prodotto troppo “artigianale”, a volte impreciso, che offrisse tutto e il contrario di tutto (notavo con disappunto che alcune voci fossero corrette e buone, mentre altre assolutamente no, ricche di banalità, quando non errori); tuttavia, mi rendevo anche conto del fatto che tale “idea” fosse geniale e che avesse delle potenzialità di sviluppo infinite. Da subito mi posi la questione del “controllo” delle voci: c’era o no un controllo? Di che tipo? E chi controllava? Ma, in effetti, continuavo a chiedermi se, effettivamente, fosse lecito un controllo all’interno di questo progetto “rivoluzionario”.

Dopo di che, col passare degli anni, come è cambiata la sua confidenza con l'enciclopedia? È rimasta invariata o ne è diventato un utilizzatore abitudinario?

Beh, dopo molti anni Wikipedia è cambiata e, insieme, sono cambiato anch’io.

Ed è sensibilmente cambiata la mia “confidenza” col mezzo.

Sono diventato un frequentatore abituale di questa enciclopedia online, che utilizzo per informarmi su temi più disparati. Penso che il livello delle voci sia enormemente migliorato, quindi siano diventate via via sempre più affidabili.

Ho la sensazione, e credo di non sbagliarmi, che oggi il controllo del materiale proposto sia eseguito da gruppi di esperti (ad esempio, per ciò che riguarda la storia contemporanea, in particolare quella del nazismo, ho conosciuto alcuni “esperti” colti e capaci che compiono quotidianamente controlli scrupolosi). I testi sono decisamente migliorati; qualche incertezza rimane nella proposta delle fotografie. Ma sono convinto che la situazione migliori sempre più col passare del tempo.

Ha mai modificato delle pagine di Wikipedia o avuto la tentazione di farlo? Come è andata?

Non mi sono mai permesso di modificare pagine di Wikipedia. Mi è capitato però di segnalare qualche imprecisione, o di dare informazioni che mi sono state richieste. Credo che le “modifiche” spettino di norma ai vari “esperti” incaricati di compiere quelo delicato lavoro.

Come valuta l'impatto che Wikipedia ha avuto nel suo ambiente di lavoro/studio?

Lo definirei “molto utile”. E questo è un giudizio positivo all’ennesima potenza.

Wikipedia è nata e cresciuta senza una redazione e senza direttori, in opposizione alle maggiori enciclopedie cartacee e anche all'Encyclopédie, di d'Alembert e Diderot, eppure il suo successo sembra dimostrare che questa modalità di scrivere un'enciclopedia sia quello che consenta maggiormente di raggiungere l'obiettivo di aggregare il sapere dell'umanità. Cosa ne pensa a riguardo?


Se presente, ha letto la sua biografia scritta in Wikipedia? Cosa ne pensa? La biografia, come tutte le voci dell'enciclopedia, è distribuita secondo una licenza libera che consente di riutilizzarla gratuitamente anche a scopi commerciali, cosa ne pensa? Appoggia la scelta di scrivere l'enciclopedia secondo una licenza libera o secondo lei dovrebbe essere più restrittiva?


Cosa ne pensa di un possibile futuro senza testi cartacei, in cui la conoscenza sia trasmessa gratuitamente, soltanto digitalmente su testi liberamente modificabile?


Ha mai sentito parlare dei progetti fratelli di Wikipedia, come Wikinotizie? O anche Wikisource, la libreria che si pone lo scopo di raccogliere e preservare i testi entrati nel pubblico dominio? Che cosa ne pensa a riguardo?

I progetti “fratelli” di Wikipedia sono da sostenere e incrementare, senza dubbio.

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Questa intervista esclusiva riporta notizie di prima mano da parte di uno dei membri di Wikinotizie.