Astronomia: scoperto il più massiccio buco nero stellare mai osservato
lunedì 22 ottobre 2007
Un articolo pubblicato su Nature rivela che è stato scoperto un buco nero, nella Galassia del Triangolo (chiamata anche M33 e distante da noi circa 3 milioni di anni luce) che orbita intorno a una stella, con un periodo di 3 giorni e mezzo.
La particolarità di questo corpo (catalogato col nome M33 X-7) è che è estremamente massiccio: si calcola che abbia una massa pari a 15,65 volte quella del Sole, rendendolo così il buco nero più massiccio finora osservato, e anche la sua compagna ha un valore della massa molto elevato (circa 70 volte la massa del Sole). Jeffrey McClintock dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, ha spiegato che «si tratta di una enorme stella che ha come compagno un enorme buco nero. Alla fine, la compagna diventerà una supernova: si avrà così una coppia di buchi neri».
I dati ottenuti dalle osservazioni, però, sono in contrasto con le teorie attuali riguardo ai buchi neri, e perciò Jerome Orosz della San Diego State University, uno degli autori dell'articolo, ha affermato che è «questa scoperta a far sorgere ogni sorta di domanda circa le possibili origini di un simile buco nero». Infatti, un buco nero nasce dal collasso di una stella massiccia, ma, nel caso di un sistema binario di stelle, collassa per prima in un buco nero la stella avente la massa maggiore. Ciò non è successo nel caso di M33 X-7, poiché la stella che ha poi dato origine al buco nero aveva una massa minore della sua compagna. Inoltre, la stella genitrice avrebbe dovuto anche avere un raggio molto maggiore, superiore addirittura alla distanza attuale dei due corpi celesti, tale che le due stelle avrebbero dovuto condividere parte della loro atmosfera. Sulla base delle conoscenze attuali, questa condizione non dovrebbe permettere di dare vita a un buco nero di massa così elevata, a causa della perdita di materiale gassoso.
Lo studio del buco nero appena scoperto potrebbe portare a nuove conoscenze sull'origine dei buchi neri e della loro evoluzione e alla revisione delle teorie attuali.
Fonti
- «Il più massiccio mai visto» – Le Scienze, 20 ottobre 2007.