Benedetto XVI: «Pace in Medio Oriente, Tibet e Africa»
domenica 23 marzo 2008
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Prima della benedizione Urbi et Orbi in Piazza San Pietro, papa Benedetto XVI ha lanciato un appello di pace durante il messaggio di Pasqua. Il Pontefice ha invitato a una ricerca di «soluzioni che salvaguardino il bene e la pace» in aree colpite dalla guerra: il Darfur e la Somalia, il «martoriato Medio Oriente», la Palestina, l'Iraq, il Libano, «e infine il Tibet».
Ratzinger ha posto l'accento sulle tragedie del mondo: «Quante volte le relazioni tra persona e persona, tra gruppo e gruppo, tra popolo e popolo, invece che dall'amore, sono segnate dall'egoismo, dall'ingiustizia, dall'odio, dalla violenza». Ha invitato poi la Cristianità a impegnarsi nei conflitti e nelle «piaghe dell'umanità».
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Benedetto XVI ha detto che queste piaghe sono «aperte e doloranti in ogni angolo del pianeta, anche se spesso ignorate e talvolta volutamente nascoste; piaghe che straziano anime e corpi di innumerevoli nostri fratelli e sorelle».
Il Vescovo di Roma ha chiesto che esse vengano «lenite e guarite» anche dalla «solidarietà» di coloro che, seguendo Cristo, «pongono gesti d'amore, si impegnano fattivamente per la giustizia e spargono intorno a sé segni luminosi di speranza nei luoghi insanguinati dai conflitti e dovunque la dignità della persona umana continua ad essere vilipesa e conculcata». «L'auspicio - continua poi - è che proprio là si moltiplichino le testimonianze di mitezza e di perdono».
In seguito ha anche ribadito il significato della festa della risurrezione di Gesù: «La morte e risurrezione del Verbo di Dio incarnato è un evento di amore insuperabile, è la vittoria dell'Amore che ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e della morte. Ha cambiato il corso della storia - ha spiegato alle persone presenti a San Pietro sotto la forte pioggia -, infondendo un indelebile e rinnovato senso e valore alla vita dell'uomo».
Fonti
- «Appello del Papa per Africa, MO e Tibet» – Corriere della Sera, 23 marzo 2008.