Berlusconi si dissocia dalla Lega sull'Euro

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5 giugno 2005

Dopo la proposta di Maroni di tornare alla lira, e le critiche del ministro Calderoli all'operato dell'attuale capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi quando questi ricopriva la carica di ministro del Tesoro, per il ruolo avuto nell'introduzione dell'euro in Italia, giunge finalmente la reazione del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Nella nota distribuita alla stampa, si legge che il Presidente del Consiglio avrebbe telefonato al capo dello Stato per dissociarsi a titolo personale ed a nome di tutto il Governo, dalle critiche mosse al presidente Ciampi, ed ha richiamato i ministri del suo Governo al rispetto della propria carica istituzionale, e dei massimi vertici della Repubblica.

Poco più tardi, il ministro Calderoli ha ritirato quanto precedentemente detto, dichiarando che il suo intervento, in cui chiedeva di prendere atto della sconfitta dell'Euro e causa dell'attuale crisi economica del paese, non era rivolto al Presidente della Repubblica, ma allo schieramento di centrosinistra, ed in particolare al leader Romano Prodi: «Non ho mai inteso attaccare Ciampi quale presidente della Repubblica. Per Ciampi ho il massimo rispetto istituzionale. Non capisco le levate di scudi e gli attacchi contro di me a meno che il polverone non serva a nascondere altro... nascondere i veri colpevoli del nostro ingresso nella moneta unica a cui non eravamo e non siamo pronti a partire del signor Prodi e dalla Banda Bassotti del centrosinistra con le varie Irap, eurotasse, forcolandie, eccetera eccetera. Il mio è stato un legittimo dissenso rispetto alla linea di Ciampi quando fu Presidente del Consiglio o superministro dell'Economia. Sia detto per inciso, non capisco perché in questo Paese si possa criticare duramente il Papa quando, e nella sua funzione, difende la vita, e non si possa fare una analisi storico-politica sull'operato di Ciampi quando era esponente o capo di un esecutivo».

Il ministro delle Riforme conclude dichiarando che "Gli stessi che ieri hanno chiesto le mie dimissioni sono quelli che hanno criticato e attaccato il Papa per il messaggio ai vescovi. Si dimettano loro".

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