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Bombe sul Libano. Strage di civili a Sifra

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19 luglio 2006

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Ottavo giorno di guerra tra Libano ed Israele. Continua la pioggia di bombe sul Libano: almeno 21 civili sono morti e 30 sono rimasti feriti a seguito del raid contro il villaggio di Sifra, nei pressi del porto di Tiro. In un villaggio vicino 10 civili sono rimasti sepolti sotto le macerie della propria casa, distrutta dai bombardamenti.

Vittime si sono registrate anche nella città mercato di Nabatiye e a Baalbek. Bombardato ancora, nella notte, l'aeroporto internazionale di Beirut.

Fonti degli hezbollah comunicano, intanto, di aver respinto un'incursione israeliana tentata a Laboumieh, a est di Tiro, provocando vittime e feriti tra le forze di Gerusalemme. E una nuova ondata di razzi Katyusha è stata lanciata dagli sciiti verso numerose città della Galilea. Andrei Zedlinksi, 37 anni, ucraino, è stato colpito a Nahariya da un razzo, mentre favoriva l'ingresso in un rifugio da parte della moglie e della figlia.

Ehud Olmert, capo dell'Esecutivo israeliano, ha dichiarato: «Israele continuerà la lotta contro Hezbollah fino a quando non saranno rilasciati i militari rapiti e non sarà assicurata la sicurezza dei cittadini israeliani». Ha poi puntato il dito contro l'Iran: «il rapimento dei due soldati israeliani da parte degli Hezbollah - ha detto - è stato concordato con Teheran per distogliere l'attenzione dalla questione nucleare».

Fonti