Calcio: Moratti e Galliani sotto inchiesta

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mercoledì  17 gennaio 2007

Il presidente dell'Inter Moratti ed il vice-presidente del Milan Galliani sono indagati dalla Procura di Milano per falso in bilancio. L'accusa è di aver manipolato i bilanci delle rispettive società attraverso scambi di giocatori a prezzi abbondantemente gonfiati.

La pratica consisteva nello scambio tra due squadre di giocatori giovani, o comunque di scarso prestigio, ad un prezzo immensamente superiore al loro valore di mercato. Chi vendeva inseriva a conto economico come plusvalenza praticamente l'intero ammontare del prezzo stabilito, mentre chi comprava ammortizzava in più esercizi quanto, teoricamente, speso.

L'inchiesta per le plusvalenze nasce a Roma nel 2004 dalla denuncia dell'allora presidente del Bologna ed ha già portato al rinvio a giudizio del Presidente della Roma Sensi e l'ex-Presidente della Lazio Cragnotti.

Per l'Inter la situazione è particolarmente grave in quanto, secondo i calcoli di Guardia di Finanza e Procura senza il ricorso a questo artificio la squadra non avrebbe potuto rientrare nei parametri minimi per l'iscrizione al Campionato 2005-06. L'inchiesta potrebbe avere quindi anche dei risvolti sportivi. Le presunte irregolarità contabili risalgono a date non successive al 29 Ottobre 2004, e sarebbero quindi prescritte secondo la giustizia sportiva, che prevede un termine di due anni, esse furono tuttavia funzionali all'iscrizione al Campionato successivo (avvenuta il 30 Giugno 2005) che a questo punto sarebbe da considerarsi un'irregolarità non ancora prescrivibile. L'ufficio inchieste della Federcalcio chiederà nei prossimi giorni alla Procura le carte processuali per l'istruzione dell'inchiesta sportiva.

Tutto questo si aggiunge alla notizia, uscita nei giorni scorsi, del record di deficit nel bilancio consolidato del 2006 della squadra nerazzurra che ammonta a 181,5 milioni. Nel bilancio civilistico l'Internazionale FC aveva ridotto sensibilmente il deficit dichiarando una plusvalenza di 158 milioni dovuta alla vendita del marchio alla controllata Inter Brand Srl ma i revisori della KPMG hanno stornato questa plusvalenza, in quanto movimento intragruppo, e questo ha aperto una voragine nei conti della squadra milanese.

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