Castel Gandolfo: Papa Benedetto XVI ha ricevuto il teologo ribelle Hans Küng

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26 settembre 2005

Papa Benedetto XVI e il segretario, Don Georg Gänswein

Papa Benedetto XVI ha ricevuto il teologo Hans Küng a cena nella residenza estiva di Castel Gandolfo ed ha conversato con lui per oltre due ore. La notizia è stata data oggi, ma l'incontro è avvenuto sabato 24 settembre.

Fonti vaticane indicano come il papa sia stato contento dell'incontro. Küng ha dichiarato: «È stata una gioia reciproca rivederci dopo tanti anni, nonostante ad aprile avesse definito l'elezione del papa come una delusione gigantesca». Joaquín Navarro-Valls, direttore della Sala Stampa del Vaticano, ha riferito di un «clima amichevole» senza scontri «circa le questioni dottrinali persistenti tra Hans Küng e il magistero della Chiesa cattolica».

Il teologo, durante l'incontro al quale era presente anche il segretario particolare del papa, Georg Gänswein , ha proposto al pontefice una «ricerca sull'etica mondiale che vada bene per le grandi religioni del mondo, concernente il dialogo tra fede e scienze», alla quale proposta Joseph Ratzinger ha risposto che «l'impegno per una rinnovata consapevolezza dei valori che sostengono la vita umana è pure un obiettivo importante del suo pontificato».

Ha poi aggiunto alcuni dettagli: «Non ci siamo abbracciati perché noi tedeschi non siamo così espansivi come i latini!».

Sulla diatriba al tempo di Papa Giovanni Paolo II ha avuto modo di dire: «È un fatto che papa Wojtyla non mi abbia voluto ricevere per venticinque anni, ma io non ho mai perso la fiducia che un incontro potesse avvenire con un altro papa».

Commentando l'elezione del pontefice, ha dichiarato: «Si tratta di una testimonianza per me e per tanti uomini e per tante donne che pongono domande alla Chiesa. Questo non è un papa che guarda al passato, rinchiuso in se stesso, al contrario egli guarda alla situazione ecclesiale com'è ed è attento e capace di ascolto. È in atteggiamento di ricerca»

Nel 1979 la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva dichiarato che Hans Küng non poteva più essere considerato un teologo cattolico a causa delle sue tesi critiche sulla Chiesa, prima fra tutte quella sull'infallibilità papale, approvata con la costituzione dogmatica Pastor Aeternus, stesa nel corso del Concilio Vaticano I durante il pontificato di Papa Pio IX.

Il rapporto tra l'attuale pontefice e il teologo in gioventù era ottimo e fu Küng ad invitare nel 1968 Joseph Ratzinger all'Università di Tübingen.

Fonti

  • Luigi Accattoli «Küng, il teologo ribelle ricevuto dal Papa «Una gioia reciproca»»Corriere della Sera, 27 settembre 2005, pag. 23.