Discussione:I libri di testo? Da settembre online/Commenti

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Non ho capito quale dovrebbe essere l'utilità di poter scaricare i libri: sono gli stessi libri di sempre, mica si possono studiare a schermo. C'è di buono che a quanto leggo qui non è vietata la pubblicazione di libri non scaricabili dal sito dell'editrice, ma la loro adozione da parte del Collegio docenti, che per fortuna se ne infischierà e continuerà come sempre (anche se le pressioni dei grandi editori saranno forse piú forti di prima). --Nemo 19:53, 21 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Legge Finanziaria 2008 e libri di testo on-line[modifica]

Da vecchio insegnante di matematica e fisica, ritengo che ancora una volta le esigenze di profitto delle (grandi) case editrici l'abbiano avuta vinta sui bisogni reali della didattica (e Dio sa quanto ce n'è bisogno, in questa Italia dove la cultura, in ogni sua forma, è diventata l'ultimo dei valori sociali). Ciò che serve, in sintesi, sono libri ben fatti, sintetici e durevoli: - una nuova edizione deve durare 5 anni, e gli editori dovrebbero essere tenuti a fornire eventuali aggiornamenti (questi sì, eventualmente, anche on-line, e a basso prezzo) durante la vita del libro; - libri sintetici, in cui i contenuti siano proporzionati all'uso reale, tenenedo conto che almeno il 40% del contenuto di ogni libro attuale non viene mai utilizzato; - libri che, in qualche misura, lascino anche al docente la libertà, ma direi anche il dovere, di approfondire la materia con la propria competenza e inventiva. - libri sobri e autorevoli, adatti allo studio, con apparati grafici semplici e funzionali: cioè veri riferimenti culturali, mai progettati per un inutile rincorsa allo sfarzo iconografico di Internet.

Con questa politica, i libri potrebbero costare dal 20 al 40% in meno, e gli autori e gli editori sarebbero sollecitati a produrre libri di maggior qualità; il contributo al miglioramento della didattica non sarebbe irrilevante.

Per quanto riguarda gli e-books, si potrebbe editare in questa forma alcune strutture accessorie e facoltative (integrazioni, come già detto, quando strettamente necessario), guide ed eserciziari: non con giudizio, perchè, in questo paese privo di controlli etici, ci vuole davvero poco ad aprire un nuovo ingiustificato mercato editoriale.

Sergio Papucci

Potrebbe dare lei stesso dimostrazione di quanto intende scrivendone uno per Wikibooks. --Elitre (talk) 13:48, 30 giu 2008 (CEST)[rispondi]