Esplosioni a Bombay: si aggrava il bilancio delle vittime
12 luglio 2006
Si aggrava di ora in ora il bilancio degli attentati compiuti ieri contro i treni metropolitani di Bombay, capitale economica dell'India: sono 190 i morti e 625 i feriti, attualmente ricoverati in 31 ospedali diversi.
Le esplosioni
Nell'arco di venti minuti sono stati sette gli ordigni fatti brillare in altrettante stazioni ferroviarie ed in una stazione della metropolitana. L'attentato ha avuto luogo nell'ora di punta (tra le 18 e le 19 locali): una bomba è esplosa nella stazione di Khar, le altre nelle stazioni di Mira Road, Matunga, Santa Cruz, Jogenshwari, Borivili e Bhayendar.
Le indagini
Ancorché la stampa attribuisca la responsabilità delle esplosioni al gruppo islamico denominato "L'Armata dei puri" (Laskhkar-e-Taiba) oppure al "Movimento degli studenti islamici", le indagini non hanno portato ad alcuna conclusione. Le prove raccolte non consentono, infatti, di attribuire responsabilità precise. Fonti investigative danno notizia, comunque, dell'arresto di un uomo a Nuova Delhi e del fermo di altri sei uomini nel Kashmir.
Condanne
Il Ministro degli Esteri italiano, Massimo D'Alema, ha inviato al premier indiano Manmohan Singh, un telegramma di cordoglio: «Desidero farle pervenire il profondo cordoglio e la mia personale partecipazione al lutto che ha colpito l'India a seguito degli attentati avvenuti nella città di Mumbai, che hanno provocato gravissime perdite di vite umane e ingenti danni materiali. A nome del mio Governo e di tutti gli italiani vorrei esprimerle la più sincera solidarietà, unitamente alla più ferma condanna per questi atti di inumana violenza, che rafforzano il fermo proposito della Comunità internazionale di agire con la massima determinazione nella lotta contro il terrorismo».
Il Presidente pakistano, Pervez Musharraf, ha espresso una dura condanna degli attentati. Il Ministero degli Esteri di Islamabad ha definito l'attacco come «uno spregevole atto di terrorismo».
Quest'oggi anche il Papa - che si trova in Valle d'Aosta per un periodo di riposo - ha indirizzato un telegramma alle autorità indiane nel quale si dichiara «profondamente addolorato» per gli attentati terroristici che hanno colpito il Paese, che ha definito come «atto insensato contro l'umanità». Benedetto XVI, mentre assicura il ricordo nella preghiera per i numerosi feriti e per i loro familiari, invoca per loro il dono «della forza, della consolazione e del conforto».
La situazione degli italiani
Le autorità diplomatiche italiane in India stanno raccogliendo informazioni circa i nostri connazionali che si trovavano ieri nell'area dove si sono verificati gli attentati: circa 100 sono gli italiani residenti ed altrettanti quelli che si trovavano nella zona di passaggio.
Notizie correlate
Fonti
- «Mumbai: 183 morti. Annan "inorridito"» – Agi, 12 luglio 2006.
- «Serie di esplosioni a Bombay, oltre 180 morti» – Corriere della sera, 12 luglio 2006.
- «Attentati a Bombay, sale a 190 il numero dei morti» – AdnKronos, 12 luglio 2006.
- «Strage Bombay: Papa, "Atto insensato contro l'umanità"» – Corriere della Sera, 12 luglio 2006.