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Gianfranco Fini "ritratta" le accuse a Berlusconi, ma chiede unità

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lunedì 10 dicembre 2007

Gianfranco Fini

Nel corso di una conferenza tenuta a Guidonia Montecelio, il leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, fa una parziale marcia indietro rispetto alle dure accuse rivolte ieri a Silvio Berlusconi, invocando l'unità dei partiti di centro-destra.

«Vedremo quel che accadrà... Non voglio polemizzare, ma resta chiaro che An vuole l'unità del centrodestra sulle cose da fare e non vuole un'unità astratta, tanto per dire che si sta insieme» sono state invece le parole di Fini, intervenuto durante il programma Panorama del giorno, in onda ogni mattina su Canale 5.

Le aspre critiche di Fini sono nate, e si concentrano adesso, sull'accordo tra Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e ideatore del neonato Partito delle Libertà e Walter Veltroni, anch'esso alla guida di un partito di recente nascita, il Partito Democratico, che insieme, pur con scopi diversi, hanno delineato gli estremi per un accordo bipartisan su una nuova legge elettorale, che andrà a sostituire la n. 270 del 21 dicembre 2005.

Durante il suo lungo discorso (durato all'incirca un'ora), Gianfranco Fini ha poi respinto l'accusa di "lesa maestà", formulata dal portavoce del Cavaliere,Paolo Bonaiuti e si è espresso sulla possibile alleanza con la Cosa Bianca, un partito di centro nel quale confluirebbero, tra gli altri, esponenti di centro-sinistra, l'UDC e il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo.

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