Hamas favorevole a stato palestinese, ma non al riconoscimento di Israele

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Bandiera di Hamas

martedì 22 aprile 2008 Khaled Meshaal, leader di Hamas, ha dichiarato oggi che il gruppo islamico è disposto ad accettare la costituzione di uno Stato palestinese sui territori occupati da Israele durante la guerra dei sei giorni.

Ulteriori condizioni poste sono: Gerusalemme capitale, sovranità reale e pieno diritto al ritorno dei profughi. Inoltre, è stato precisato, l'esistenza di Israele non sarà riconosciuta, ma varrà concessa una tregua di 10 anni se le forze dello stato ebraico si ritireranno dietro le linee del 1967.

Meshaal ha inoltre affermato che un referendum palestinese sulla pace sarebbe impraticabile fintanto che le istituzioni nazionali palestinesi non funzioneranno a causa della separazione tra Hamas e Fatah, ma al tempo stesso il movimento «rispetterà la volontà nazionale palestinese anche se fosse contraria alle nostre convinzioni».

A questa affermazione è arrivata la pronta risposta del numero due di Al-Qaida Ayman al-Zawahiri, contrario all'idea di un referendum su un eventuale accordo di pace con Israele, secondo il quale non è possibile «sottoporre a referendum qualcosa che viola la sharia».

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