Il Governo battuto alla Camera dei Deputati su un emendamento del PD

Questa pagina è protetta
Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

martedì 29 luglio 2008

Ancora una battuta d'arresto per il Governo Berlusconi IV, che è stato sconfitto quest'oggi alla Camera dei Deputati dopo il voto di un emendamento presentato dal Partito Democratico.

Con 250 voti favorevoli e 246 contrari, è passato dunque l'emendamento del partito di Walter Veltroni sulle limitazioni alla spesa pubblica, il Milleproroghe. A pesare sulla sconfitta della maggioranza, le astensioni dei deputati Claudio D'Amico, Gianpaolo Dozzo e Giovanni Fava, tutti della Lega Nord, ed il voto a favore di Paolo Russo, esponente del Popolo della Libertà, che ha però ammesso di aver commesso un errore al momento della digitazione.

Duro l'attacco di Antonello Soro del PD, che dice: «È evidente che tutte le volte che questa maggioranza affronta il Parlamento, non riparandosi dietro il voto di fiducia, non regge la sfida», che ha aggiunto come non siano le opposizioni a fare ostruzionismo, ma che la «maggioranza che è debole di suo».

La "postilla" che ha causato il voto sfavorevole alla maggioranza era una modifica dell'art. 3 della Manovra, nel comma riguardante la quota di carburanti "bio" destinati annualmente al commercio; secondo l'emendamento, inoltre, la parte destinata alla vendita dei carburanti non inquinanti potrà anche essere costituita da «combustibili sintetici, purché siano esclusivamente ricavati dalle biomasse», e non più solo da bioetanolo, biogas ed idrogeno.

A seguito di questo voto, si renderà nuovamente necessaria l'approvazione finale del decreto da parte del Senato della Repubblica, entro e non oltre il 3 agosto, data di scadenza della legge economica.

Articoli correlati

Fonti