Israele libera novanta prigionieri palestinesi
lunedì 24 settembre 2007
Il governo di Israele ha deciso di rilasciare novanta prigionieri come dimostrazione di buona volontà prima dell'inizio del mese sacro dei musulmani, il Ramadan.
Il presidente palestinese, Mahmud Abbas, detto Abu Mazen, ha ricevuto con piacere la notizia, ma ha anche chiesto che vengano liberati tutti i soldati palestinesi ancora prigionieri.
Da parte sua, il gruppo radicale palestinese Hamas, che che nelle ultime settimane si sta scontrando con Abbas per il potere sul popolo palestinese, ha ben accolto la decisione, ma non ha annunciato misure di risposta come la liberazione di prigionieri israeliani. Hamas aveva sequestrato il 23 giugno 2006 un soldato israeliano durante una operazione di frontiera contro un posto di controllo israeliano sulla Striscia di Gaza, ma fino a questo momento Hamas ha rotto le trattative per la liberazione del soldato, Gilad Shalit.
Gli israeliani avevano promesso di liberare cento palestinesi, ma la cifra si è ridimensionata a novanta perché sono intanto mutate le condizioni, secondo quanto detto da portavoce di Israele. La lista dei nomi dei palestinesi sarà decisa nelle prossime ore.
Abbas ha dichiarato che i prigionieri in mano di Israele sono circa undicimila, fra palestinesi e arabi, fra i quali alcuni hanno a carico sentenze per oltre trent'anni di reclusione.
Israele aveva deciso di liberare 250 prigionieri non accusati di delitti di sangue nel giugno scorso.
«Israele segue una politica a 'porta girevole', secondo la quale arresta e libera i palestinesi a seconda del bisogno. Credo che questo non può essere accettato dal nostro popolo», ha dichiarato Fawzi Barhum, portavoce di Hamas, e ha aggiunto che l'unico linguaggio che Israele comprende è quello della forza.