Italia, Politica: generale Speciale querela Prodi e Padoa-Schioppa

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Roma, domenica 1 luglio 2007
Il generale Roberto Speciale, ex comandante generale della Guardia di Finanza, ha querelato il presidente del consiglio Romano Prodi e il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa per «diffamazione e calunnia», «in relazione alle gravi accuse mosse al generale» durante il dibattito sulla rimozione dello stesso Speciale, avvenuto al Senato. L’annuncio proviene da Sergio De Gregorio, presidente della Commissione Difesa del Senato.

La denuncia fa seguito all’audizione con la quale il Governo spiegò al Senato le ragioni della destituzione del generale Roberto Speciale dal comando della Guardia di Finanza. Il generale fu accusato di avere messo in opera azioni che avevano fatto venir meno il rapporto di fiducia con il potere politico, cosa questa che aveva indotto il sottosegretario competente alle Finanze, Vincenzo Visco, a disporne la rimozione e la successiva assegnazione ad altro incarico. Speciale si è sempre opposto a tale soluzione e, dopo aver tentato di opporsi al trasferimento, adesso ha intrapreso la via giudiziaria per chiedere conto di quelle che lui definisce «diffamazioni e calunnie». Il presidente del Consiglio è chiamato in causa come corresponsabile, in quanto, secondo i legali di Speciale, avrebbe avallato l’operato di Visco e del suo superiore diretto, Padoa-Schioppa.

Il portavoce di Prodi, Sircana, si è dichiarato tranquillo e sicuro che la magistratura riconoscerà la liceità del provvedimento amministrativo di rimozione del generale Speciale.

Le prevedibili reazioni del mondo politico sono giunte quasi subito: l’ex ministro Maurizio Gasparri (AN) ha accusato Visco di aver usato la GdF per fini propri e ne ha chiesto le immediate dimissioni. Lorenzo Cesa, dell’UDC, ha preannunciato una mozione di sfiducia nei confronti di Visco. Roberto Calderoli (Lega Nord) ha affermato che Visco è solo l’esecutore materiale di un piano ordito da Prodi e Padoa-Schioppa. In controtendenza Gianfranco Rotondi (Democrazia Cristiana per le Autonomie) che si è dichiarato contrario a esprimere giudizi mentre le inchieste sono ancora in corso. Infine Angelo Bonelli (Verdi) ha stigmatizzato la strumentalizzazione della notizia da parte dei politici della coalizione di centro-destra e ha rivolto loro accuse sia di scarso senso di responsabilità che dello Stato.

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