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L'Iran all'Italia: non interferite sulla pena di morte

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lunedì 6 agosto 2007

Dopo l'ondata di esecuzioni in Iran, per possesso e traffico di stupefacenti ed altri crimini di poca entità, l'Italia, tramite il Ministero degli Affari Esteri ha espresso nei confronti delle decisioni del governo di Mahmud Ahmadinejad forte risentimento, proprio in virtù della lotta italiana alla pena capitale in ambito internazionale.

Subito, attraverso gli organi ufficiali, la repubblica islamica ha fatto sapere che le parole italiane sono interferenze nei confronti delle decisioni dell'autorità giudiziaria del paese, e che ogni paese decide come meglio crede di reprimere i crimini.

Il viceministro degli Esteri italiano, Ugo Intini, ha replicato dicendo che non è stata commessa alcuna interferenza.

Fonti