La Corea del Nord accetta di fermare il programma nucleare

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giovedì 15 febbraio 2007

La Corea del Nord ha accettato di porre fine al programma nucleare e di chiudere l'impianto nucleare di Yongbyon entro 60 giorni. Un team internazionale di ispettori potrà entrare in tali impianti in cambio di aiuti finanziari e umanitari, tra cui l'assistenza economica ed energetica.Il dialogo è stato raggiunto durante i colloqui a sei, che hanno coinvolto Stati Uniti d'America, Giappone, Cina, Corea del Sud e Russia.

In cambio della fine del programma, la Corea del Nord riceverà 50 000 tonnellate di petrolio. Se chiuderà, come previsto, gli impianti, il Paese ne riceverà un milione. Al momento non c'è accordo sullo smaltimento delle scorte di plutonio nord-coreane, che sarebbero sufficienti a produrre dalle sei alle otto bombe atomiche.

Il presidente USA George W. Bush ha definito l'accordo «unico». «Prima di tutto, diversamente dagli altri accordi, si tratta di un dialogo che ha coinvolto tutte le nazioni della regione, così come gli Stati Uniti», ha detto Bush durante una conferenza stampa alla Casa Bianca.

Wikinews
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Questo articolo, o parte di esso, deriva da una traduzione di North Korea agrees to end nuclear program, pubblicato su Wikinews in inglese.

Secondo Bush, le Nazioni Unite hanno accettato i termini della risoluzione. L'ex ambasciatore degli USA all'ONU, John Bolton, comunque, ha detto che l'accordo indebolisce le sanzioni stabilite dall'ONU.

Come conseguenza dello sviluppo dei negoziati con il Nord, la Corea del Sud ha deciso di riavviare negoziati di alto livello con il vicino settentrionale. Le negoziazioni inizieranno il 27 febbraio 2007 a Pyongyang e potrebbero portare ad un accordo sull'arrivo di riso e fertilizzanti per il disastrato Nord.