La Microsoft risponde negativamente alla lettera di Gorbaciov
mercoledì 7 febbraio 2007
La Microsoft ha risposto pubblicamente alla lettera aperta scritta da Mikhail Gorbaciov, premio Nobel per la pace, che tentava di difendere Aleksandr Posonov, un professore russo accusato di aver utilizzato copie pirate di Microsoft Windows sui computer della scuola in cui svolgeva il ruolo di preside.
Il comunicato della azienda afferma che "Il caso del signor Ponosov è un caso di crimine" e termina con la dichiarazione "Siamo certi che le corti russe prenderanno una decisione corretta".
Gorbaciov aveva scritto pubblicamente che l'imputato "ha dedicato la sua vita ai bambini" e che "la sua colpevolezza non è neppure provata". Infatti lo stesso Posonov ha affermato di aver comprato il software credendolo originale. L'ex presidente russo ha pure fatto notare come lo stipendio del preside sia molto basso, se paragonato a quello dei dipendenti Microsoft.
L'attuale presidente, Vladimir Putin, nel corso di una conferenza stampa ha fatto intendere di essere contrario alla pena (5 anni di prigione e una sanzione di oltre di 250.000 rubli, pari a circa 8.000 euro) poiché ritiene che il professore abbia agito in buona fede.
Fonti
- «Microsoft: no a clemenza per il prof pirata» – il Corriere della Sera, 7 febbraio 2007.
- «La Microsoft risponde a Gorbaciov:"Il prof pirata ha fatto un crimine"» – la Repubblica, 6 febbraio 2007.
- «Russia, Gorbaciov scrive a Gates "Salva il professore-pirata"» – la Repubblica, 5 febbraio 2007.