Libano, strage a Cana: oltre 50 morti

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30 luglio 2006

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Mappa dell'Antica Galilea

Un bombardamento dell'aeronautica israeliana sul villaggio di Cana, nel sud del Libano, ha causato 51 morti e 17 feriti. I dati sono ancora provvisori ma pare che tra i morti si contino 27 bambini. Le bombe hanno colpito una palazzina di tre piani. L'attacco, secondo le testimonianze, è iniziato all'una di notte, ed è proseguito sino alla mattina, impedendo ogni tipo di soccorso. Al momento i soccorritori lavorano a mani nude per ritrovare corpi e forse qualche sopravvissuto.

Secondo fonti militari israeliane, dalle finestre della palazzina distrutta erano partiti, nei giorni scorsi, alcuni razzi katyuscia sparati dagli hezbollah contro la Galilea occidentale. Il premier Olmert ha precisato che agli abitanti della zona era stato comunque chiesto di evacuare l'area. Il Ministro della Difesa israeliano, Amir Peretz, ha comunque disposto l'apertura di un'inchiesta.

Dura la reazione del Governo libanese: «In questa triste mattina non c'è spazio per nessun tipo di colloqui se non per un immediato e incondizionato cessate il fuoco così come per una inchiesta internazionale sui massacri israeliani in corso in Libano», ha dichiarato il primo ministro Fouad Siniora, sostenendo la tesi secondo cui il bombardamento di questa mattina non costituisca un errore ma un atto deliberato. Durante la conferenza stampa, il leader del Libano ha anche chiamato tutti i Paesi arabi a mobilitarsi contro Israele, definito criminale di guerra. Il premier ha anche aggiunto che non parteciperà più ad alcun colloquio sinché non verrà aperto il cessato il fuoco. Intanto, è stato annullato l'incontro previsto nel pomeriggio con Condoleeza Rice.

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