Morto il giornalista Paolo Giuntella

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giovedì 22 maggio 2008

Il giornalista quirinalista Paolo Giuntella si è spento all'età di 61 anni, dopo una grave malattia, a Roma.

La notizia al grande pubblico viene data nel pomeriggio alla Camera dei Deputati da Giovanni Bachelet, che lo ricorda come un amico «che gli è stato maestro nell'assumere impegni in politica», e dopo confermata dalla RAI.

Giuntella era da tempo al seguito del Presidente della Repubblica, con Ciampi prima e, Napolitano poi. «La triste notizia della scomparsa di Paolo Giuntella» dice Napolitano «addolora e suscita profondo rammarico per il senso della missione che lo ha guidato in tutta la sua attività professionale».

Grande dolore dal mondo politico e giornalistico:

Arrivano i cordogli anche dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini e dal Presidente del Senato Renato Schifani che parla di un «apprezzatissimo commentatore politico».

Il vice-segretario del Pd Dario Franceschini afferma che con Paolo «scompare prematuramente una figura unica di intellettuale, di giornalista, di educatore, di testimone degli ideali e dei valori del cattolicesimo democratico», essendo stato Giuntella impegnato sin da giovanissimo nell'associazionismo cattolico e nello scautismo. Il leader del Pd Walter Veltroni ha aggiunto: «era una voce importante, ci mancherà».

Si aggiungono al dolore, che colpisce la moglie e i tre figli di Giuntella, anche i partiti di Antonio di Pietro e di Pier Ferdinando Casini. Rammarico viene espresso anche dal sottosegretario con delega all'Editoria Paolo Bonaiuti.

Giuntella aveva continuato il suo lavoro fino a qualche giorno fa.

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