Olmert: «Hamas ha rotto tregua». Un raid a Gaza uccide 4 militanti

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domenica 16 novembre 2008

Striscia di Gaza

Il governo di transizione israeliano, per voce del dimissionario Ehud Olmert, ha affermato che la «Tregua con Hamas in frantumi dopo le violenze dei giorni scorsi».

Il premier ha anche chiesto ai vertici dell'IDF di elaborare una strategia per porre «fine al regime del Hamas» nella Striscia di Gaza. «Hamas e gli altri gruppi terroristici sono responsabili di aver violato la tregua e aver creato una situazione di violenze prolungate e ripetute nel sud del paese. Abbiamo adottato misure e continueremo ad agire per fare in modo che i civili israeliani non subiscano violenze».

Il laburista ministro della difesa Ehud Barak ha sottolineato il fatto che Israele sarebbe interessato a mantenere la tregua solo «se la controparte vorrà altrettanto».

Nel frattempo oggi fonti mediche palestinesi hanno affermato che quattro «uomini della resistenza [sono stati] uccisi in un raid israeliano nell’est di Gaza e sono stati trasportati all’ospedale della città». Israele ha confermato il raid: «C’è stato un attacco aereo israeliano contro un gruppo di palestinesi che tiravano razzi a nord della Striscia di Gaza».

La chiusura dei valichi ed il conseguente embargo israeliano ha portato all'esaurimento del carburante nella Striscia, che ha causato la chiusura della centrale termoelettrica, lasciando al freddo ed al buio la popolazione locale.

Numerosi abitanti sono scesi per le strade manifestando a lume di candela, mentre i miliziani hanno annunciato un imminente attacco al valico di Rafah, sulla frontiera con l'Egitto.

Il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha espresso la grande preoccupazione circa la situazione a Gaza e nel sud d'Israele. In una nota ha ripetuto da un lato la sua condanna agli attacchi missilistici, dall'altro ha affermato che le misure che vanno a negare cibo e assistenza a centinaia di migliaia di persone nella striscia sono inaccettabili e dovrebbero cessare immediatamente. È stata inoltre avanzata la richiesta ad Israele di collaborare maggiormente con le attività delle Nazioni Unite.

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