Papa Benedetto XVI: «Quando la famiglia è minata nelle sue fondamenta, la pace stessa è minacciata»

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venerdì 21 settembre 2007

Benedetto XVI ha espresso preoccupazione verso l'istituzione della famiglia, parlando a Castel Gandolfo in un discorso ai parlamentari dell'Internazionale democratica cristiana e di centro.

Il Papa parla di una famiglia che deve fondarsi sul «matrimonio indissolubile di un uomo e di una donna», e prospetta tempi duri per un nucleo così importante della società che va sempre più verso la crisi dei valori.

«Quando la verità dell'uomo è oltraggiata, quando la famiglia è minata nelle sue fondamenta, la pace stessa è minacciata» - dice il Papa - «il diritto rischia di essere compromesso e come logica conseguenza si va incontro a ingiustizie e violenze. C'è chi valuta legittima l'eliminazione della vita umana nella sua fase prenatale o in quella terminale», continua il Santo Padre parlando della pericolosità dell'eutanasia e dell'aborto.

E dopo il discorso del Papa si sposta verso l'impegno politico di chi sta al governo nei confronti dell'istituzione familiare, augurandosi che lottino per mantenere saldi «la centralità della persona ed il rispetto dei diritti umani, l'impegno per la pace e la promozione della giustizia per tutti».

L'appello del Papa era iniziato parlando del terrorismo come di quel «fenomeno gravissimo che spesso arriva a strumentalizzare Dio e disprezza in maniera ingiustificabile la vita umana».

Continuando, Benedetto XVI parla di come effettuare una lotta al terrorismo, che comunque «non può ignorare le regole dello Stato di diritto. La società ha il diritto di difendersi, ma sempre rispettando le regole morali e giuridiche anche per quanto concerne la scelta degli obiettivi e dei mezzi».

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