Riformato il passaporto australiano: oltre a M e F, X per i transessuali

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venerdì 16 settembre 2011

Nuove norme a tutela delle persone trans* in Australia: accanto a M e F rispettivamente di male e female ("maschio" e "femmina" in inglese) ci sarà una semplice X, una sorta di "sesso indeterminato". In questo modo, uomini e donne che non hanno ancora completato la transizione non saranno più obbligati a definirsi attraverso il sesso naturale, trascurando la propria identità di genere.

Secondo le linee guida introdotte dal Dipartimento degli Esteri, per avvalersi di tale opzione sarà necessario una lettera del proprio medico curante.

La notizia è stata accolta dalla comunità LGBTI, che chiedono che anche i singoli governi adottino tali norme per maggiori tutele e diritti, in un periodo di riforme delle leggi antidiscriminatorie a livello nazionale.

La prima a commentare positivamente è stata la senatrice del partito laburista Louise Pratt, il cui compagno è un transessuale. Infatti, denuncia il trauma di alcune persone trans che viaggiano in aereo: «Vi sono molti casi di persone detenute in aeroporto in paesi stranieri, in episodi angoscianti e talvolta pericolosi. Ora il mio compagno e io potremo viaggiare all'estero senza problemi». Anche il ministro della giustizia, Robert McClelland, è soddisfatto del risultato: «La maggior parte delle persone danno per scontata la possibilità di viaggiare liberamente e senza timore di discriminazione. Questa misura estenderà le stesse libertà agli australiani con diversità di genere».

Anche l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navanethem Pillay commenta positivamente le novità introdotte. «Un'importante vittoria nel campo dei diritti umani. Si tratta di una decisione positiva per i molti transgender in Australia che, da adesso in poi, non saranno costretti a sottoporsi a operazioni chirurgiche o trattamenti ormonali per poter dichiarare la propria identità di genere. Con questa mossa l'Australia si è posta all'avanguardia del cambiamento ed ha conseguito un'importante vittoria nel campo dei diritti umani».

Precedentemente una persona poteva cambiare il sesso sul proprio passaporto solo dopo aver fatto l'operazione chirurgica o se necessitava viaggiare per farlo.

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