Russia abolita la festività della Rivoluzione d'Ottobre 2005
4 novembre 2005
La festività russa a ricordo della Rivoluzione d'Ottobre, che cadeva il 7 novembre, è stata abolita e sostituita con la Festa dell'Unità Nazionale, spostata al 4 novembre. La nuova festa ricorda la vittoria sui polacchi del 1612, che avevano invaso la Russia e Mosca.
La nuova festività ha visto scendere in piazza numerosi fanatici dell'estrema destra. Per loro festa dell'unità, vuol dire cacciare dal suolo russo tutti gli immigrati e ristabilire una nuova base conflittuale con gli stati occidentali.
Per gli altri russi, questa festa non ha alcun significato. Più del 60% della popolazione rimpiange la vecchia festività, perché ricorda quello che di buono ancora era associato alla tradizionale parata militare nella Piazza Rossa: sicurezza dello stato, strade pulite e servizi funzionanti.
Il 7 novembre era la ricorrenza sovietica più importante, sempre celebrata con una parata militare fin dal 1918, anche nel 1941, quando i tedeschi erano a pochi chilometri da Mosca. In quell'occasione, le ultime riserve furono fatte sfilare e quindi inviate al fronte.
Con Boris Eltsin la festa continuava ad essere celebrata, ma con un nome diverso, Giorno della Riconciliazione Nazionale. I carri armati non sfilavano più, ma fabbriche e uffici rimanevano chiusi e molti, in privato, commemoravano i bolscevichi che sconfissero i bianchi.
Lunedì 7 novembre, avverrà comunque una manifestazione commemorativa, alla quale parteciperanno i veterani di guerra e gli scout delle associazioni patriottiche.
Fonti
- Corriere della Sera, 5 novembre 2005