Sangue verso lo zero assoluto: a Copenaghen ricerche sul "donatore universale"

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lunedì 2 aprile 2007 In un prossimo futuro i gruppi sanguigni differenti dallo zero potrebbero essere una rarità, se non il ricordo di un vecchio problema. All'Università di Copenaghen, infatti, sono stati scoperti degli enzimi che "staccano" gli antigeni dalla superficie del globulo rosso, rendendolo compatibile con qualsiasi altro gruppo.

Tutti sanno quanto è importante conoscere il proprio gruppo sanguigno, poiché è ciò che distingue il proprio sangue. I gruppi sanguigni sono quattro (0, A, B, AB) e sono regolati da geni "codominanti", ossia nessuno dei due antigeni (A o B) domina sull'altro, ma in presenza di entrambi i geni il fenotipo sarà costituito dalla coesistenza di entrambi gli antigeni. Alla presenza di un antigene corrisponde l'assenza di un determinato anticorpo: il gruppo 0, ad esempio, non avrà antigeni, ma avrà entrambi gli anticorpi (anti-A e anti-B) che riconoscono sangue di gruppo diverso come estraneo e fanno scattare la reazione immunitaria, come se ci fossero batteri. E ciò che non permette la mescolanza fra sangue di gruppi diversi è proprio la presenza degli anticorpi. Convertire sangue di gruppi diversi allo 0 significherebbe avere sangue universale sempre disponibile.

Grazie all'enzima glicosidasi è possibile distaccare materialmente l'antigene che caratterizza ciascun gruppo dai globuli rossi. La scoperta rappresenta un enorme passo avanti, ma c'è ancora molto da fare; ad esempio, al momento ancora non si sa che fine facciano gli antigeni, se restano liberi di circolare costituendo un pericolo, oppure se vengono completamente distrutti: domande a cui presto i ricercatori sapranno dare una risposta e, nel caso, trovare una soluzione.

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