Riunita ad Hong Kong l'Organizzazione Mondiale del Commercio
13 dicembre 2005
Inizia oggi ad Hong Kong il summit del WTO, l'Organizzazione Mondiale del Commercio. In discussione i negoziati su agricoltura, prodotti industriali e servizi, fermi alla riunione del 2001 a causa delle divergenze sull'agricoltura. Paesi ricchi e paesi poveri sono in contrapposizione, in quanto questi ultimi contestano i sussidi destinati all'agrigoltura nelle zone ricche, che penalizzano i loro prodotti. Tra i paesi che maggiormente contestano l'accordo ci sono il Brasile e l'India.
Robert Portman, rappresentante del commercio USA, ha annunciato che gli Stati Uniti sono pronti a tagliare i propri sussidi agricoli del 60%, se Europa e Giappone faranno altrettanto. Provocazione costruttiva o alibi per mantenere i sussidi? Difficile dirlo, ma è certo che l'Europa non può accettare una riduzione così elevata. Intanto la posizione degli Stati Uniti, pone l'Europa sul banco degli accusati. Ma l'Unione Europea ribadirà la ricetta già nota: tagli medi del 46%, tra dazi e sussidi all'agricoltura.
I rischi sono evidenti: fine del WTO e nascita di una serie di accordi bilaterali. Le conseguenze saranno sopportate però dai paesi poveri, che non potranno vendere i loro prodotti, mentre nei paesi ricchi i contribuenti continueranno a versare il proprio denaro nell'agricoltura ed a pagare un conto della spesa sempre più salato.
Fonti
- Roberto Arduini «Vertice Wto: fra contestazioni ed egoismi, la paura di un nuovo fallimento» – l'Unità, 12 dicembre 2005.
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