Tanzania: choc per le streghe cacciatrici di albini; il Governo corre ai ripari
lunedì 28 luglio 2008
Il Governo della Tanzania riapre la "caccia" alle streghe, dopo che la BBC, attraverso un suo inviato, ha riferito dell'ennesima uccisione (la ventesima, per quest'anno) di un albino. Dopo l'uccisione, vengono tagliate o strappate varie parti del corpo, tra cui gambe, braccia, orecchie e soprattutto i genitali, oltre che il loro sangue, poiché servirebbero per i vari riti effettuati da stregoni e streghe, per creare pozioni magiche che garantirebbero salute e ricchezza.
All'attacco è sfuggita la moglie, anch'essa affetta da albinismo, che ha subito urlato e cercato aiuto, attirando l'attenzione delle persone del villaggio vicino che l'hanno salvata.
Sempre secondo la BBC, in queste uccisioni sarebbero coinvolti gli agenti di polizia tanzanesi, visto che i criminali non vengono mai catturati, e che gli organi portati via non vengono mai recuperati. Il Governo ha agito di conseguenza, aprendo una vera e propria caccia a streghe e stregoni per catturarli.
A inizio anno furono arrestate 73 streghe. Nel maggio scorso, dopo la macabra orgia avvenuta tra appartenenti del clan Kisii, furono bruciati vivi a Nyakeo, nella parte ovest del Kenya, tre uomini e otto donne di un'età compresa tra i settanta e i novant'anni, accusati di stregoneria.
Fonti
- «Tanzania: albini uccisi per usarne gli organi in riti, riaperta la caccia alle streghe» – Corriere della Sera, 28 luglio 2008.
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