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Un doppio consensuale suicidio: lei morta, lui in condizioni gravissime

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22 giugno 2008

Due giovani conviventi, un ragazzo di 24 anni ed una ragazza di 25, si sono suicidati consensualmente in una villetta dell'Acqua Paola, una strada in zona Trionfale a Roma. Lei si chiama Loredana Benincasa, nata in Puglia e laureata. Il nome del ragazzo, invece, è Nicolò; lavora in una ditta che produce pannelli solari.

Sono state trovate delle lamette e un taglierino sul letto dove è avvenuto il suicidio, inoltre, hanno lasciato anche una lettera d'addio che riporta queste frasi: "Speriamo di non avervi deluso. Siamo stanchi, perdonateci. Lasciateci insieme, addio. Loredana e Nicolò". In poche ore il giallo sembra essere risolto: si tratta di un doppio suicidio consensuale, secondo gli investigatori, anche se adesso è il ragazzo ad essere accusato dell'omicidio o almeno del suicidio assistito, perché secondo un primo esame sul corpo della ragazza sembrerebbe che essa abbia opposto resistenza. Comunque, il ragazzo è ancora in condizioni gravi e in prognosi riservata.

La ragazza è morta subito dopo essere stata ferita, a causa dei profondi tagli sulla gola e sui polsi. Il compagno ha solo delle ferite alla gola e dopo aver avuto anche un arresto cardiaco adesso lotta per la vita presso il Policlinico Gemelli. Al momento si trova nel reparto di rianimazione.

L'abitazione dove si è svolta la tragedia è a due piani, color rosa e di proprietà della famiglia di Nicolò. Roberto Di Stefano, padre del ragazzo, che abita al secondo piano dell'edificio, ha visto per primo l'agghiacciante scena - due cadaveri in pigiama un un lago di sangue, nel letto. Disperato ha chiamato subito l'ambulanza e la polizia.

Gli investigatori stanno ancora indagando. "E' un dramma familiare. Stiamo ricostruendo quello che è accaduto" ha commentato il vice-questore Francesca Monaldi mentre lasciva il luogo del delitto.

L'investigatore ha detto: "il biglietto trovato vicino al letto denota, senza dubbio, la presenza di problemi familiari: al momento non conosciamo la situazione della famiglia né conosciamo quella dei ragazzi, in queste ore lavoreremo per ricostruire la vicenda". All'interno della abitazione non c'è stata ritrovata alcuna traccia della droga. Inoltre, è stato accertato che i due non erano soli al momento del suicidio: probabilmente c'erano anche i genitori del ragazzo che abitano al secondo piano della casa.

Sono pochi i vicini disposti a commentare questa vicenda. "Era una coppia tranquilla e affiatata, stavano insieme da almeno due anni" ha detto il titolare di un ristorante a pochi passi dalla villetta, dove si è svolta la tragedia. "Il padre - ha aggiunto il ristoratore - lo incontro spesso, so che lavora in un'agenzia immobiliare: si tratta di una famiglia normale, siamo tutti sconvolti per quanto accaduto".

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