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Ascoli Piceno: Rom ubriaco uccide 4 ragazzi

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mercoledì 25 aprile 2007


Uno scorcio di Appignano del Tronto

Si chiama Marco Ahmetovic il Rom ventiduenne che, ubriaco alla guida di un furgone nella notte del 24 aprile, ha ucciso quattro ragazzi e ne ha ferito gravemente un quinto. L'episodio è avvenuto ad Appignano del Tronto, comune in provincia di Ascoli Piceno.

Le vittime sono Eleonora Allevi, di 19 anni; Davide Corradetti, di 16 anni; Danilo Traini di 17 e il sedicenne Alex Luciani. I quattro erano a bordo dei loro scooter quando il furgone condotto da Ahmetovic ha invaso la loro corsia, scontrandosi frontalmente con i ciclomotori. A seguito dell'urto si è scatenato un incendio, che ha parzialmente carbonizzato i corpi dei giovanissimi. Nell'incidente è rimasto coinvolto anche il fratello di Eleonora Allevi, Leonardo, 16enne. Il ragazzo è stato giudicato guaribile in 30 giorni.

Ahmetovic è piantonato in ospedale, dove si trova ricoverato per i postumi del sinistro. Su di lui indagano gli uomini dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore di Ascoli Piceno, Carmine Pirozzoli.

Celebrati i funerali

Nella chiesa di San Giovanni Battista si sono celebrati oggi i funerali dei quattro ragazzi uccisi. Il rito funebre è stato presieduto dal Vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Silvano Montevecchi. Con la voce rotta dalla commozione, il presule ha ricordato le giovani vite spezzate, senza che «nessuno potesse dar loro nemmeno un saluto, o una carezza».

Alla cerimonia hanno assistito oltre duemila persone, oltre alle autorità civili, militari e religiose.

A fuoco il campo nomadi

Ahmetovic vive in una comunità rom, insediatasi nell'area dell'ex discarica Relluce in località Valle d'Orta di Appignano, da tempo al centro di polemiche. Gli abitanti della zona l'hanno abbandonata nella notte, appresa la notizia dell'incidente stradale, per timore di ripercussioni da parte della comunità locale.

In serata, un incendio si è sviluppato nel campo nomadi. L'origine delle fiamme è quasi sicuramente di origine dolosa. Ai Vigili del fuoco impegnati nello spegnimento, alcuni abitanti del posto hanno gridato: «C'è la crisi idrica, non sprecate acqua».

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