Assegni, libretti e contanti: al via le nuove norme antiriciclaggio

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venerdì 28 marzo 2008

Dal 30 aprile scatterà una piccola rivoluzione in Italia, volta a favorire le norme antiriciclaggio del decreto legislativo 231/2007.

Gli assegni superiori a 5.000€ dovranno essere sempre non trasferibili ed indicare il nome e la ragione sociale del beneficiario. Viene scoraggiato inoltre l'uso degli assegni liberi, anche loro con limite di 5.000 € e con una limitazione nella capacità di circolare (il girante dovrà sempre apporre il suo codice fiscale). Tutti i nuovi libretti bancari dal 30 aprile avranno la clausola "non trasferibile", e se si vorranno assegni liberi bisognerà fare esplicita richiesta scritta alla banca.

«Lo scopo della normativa che è bene la gente percepisca, è che la direttiva stessa, in uno dei capitoli introduttivi afferma che il trasferimento di contanti che non hanno tracciabilità favorisce pagamenti illegittimi. Dunque la criminalità» ha sottolineato Giuseppe Zadra.

Un uso scorretto degli assegni comporterà sanzioni amministrative pecuniarie fino anche al 40% dell'importo trasferito, mentre la mancanza del codice fiscale del girante comporta la nullità delle girate e l'impossibilità d'incasso dell'assegno.

Gli assegni comunque in nostro possesso potranno essere utilizzati fino al loro esaurimento.

Per i libretti al portatore non sarà più possibile aprirne di importo pari o superiore a 5000 €. Quelli esistenti dovranno essere regolarizzati entro il 30 giugno 2009 estinguendoli, prelevando la somma eccedente o trasformandoli in libretti nominativi.

Infine dal 30 aprile il limite massimo per effettuare trasferimento di contante scende anche qui dai 12.500€ attuali a 5000 €.

Queste misure hanno lo scopo di disincentivare l'uso del contante in Italia, modo nel quale avvengono il 90% delle transazioni commerciali.

Fonti