Brescia: 21enne uccisa e sepolta in giardino

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13 agosto 2006 Il cadavere di Hina Saleem, ventunenne di origine pachistana, è stato trovato all'interno di un sacco per la spazzatura in una fossa ricavata nel giardino dei genitori a Sarezzo (provincia di Brescia). Dai primi accertamenti è emerso che la ragazza è stata uccisa con un'arma da taglio.

Le indagini sono partite dopo che il fidanzato italiano della ragazza si era recato presso la locale stazione dei Carabinieri per denunciarne la scomparsa. I due vivevano insieme da qualche tempo. La giovane pachistana avrebbe dovuto consumare il pranzo di venerdì a casa del padre (che vive con i due cognati, mentre la madre e le sorelle si trovano ancora in Pakistan). Per questo, gli uomini dell'Arma si sono recati proprio presso l'abitazione del genitore (che nella zona gestisce un ristorante etnico), trovando la casa deserta. Tuttavia alcuni vicini hanno raccontato ai militari di aver visto tre figure che, nella penombra, avevano scavato venerdì sera una buca nell'orto della casa. Il successivo intervento dei Vigili del fuoco ha consentito di rinvenire il cadavere della ragazza, che sarà sottoposto nei prossimi giorni ad autopsia.

Sono partite le ricerche dei tre uomini, sui quali comunque non grava - al momento - alcun capo di imputazione. Gli inquirenti hanno chiarito, inoltre, che nessun sospetto è mosso sul fidanzato della giovane, il cui racconto è lineare e privo di contraddizioni. Pare che frequenti fossero i litigi tra gli uomini e la ragazza generati dalla volontà del padre di fare di lei una «buona islamica». Hina, invece, viveva secondo i canoni occidentali e rifiutava di indossare il burqa prefendo jeans e magliette.

Il fidanzato 33enne della ragazza è stato posto sotto protezione dai Carabinieri, e trasferito in una località segreta. La misura è stata adottata su richiesta dell'interessato.

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