Coppa del Mondo di rugby femminile 2021: Nuova Zelanda, sesto titolo

Questa pagina è protetta
Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

sabato 12 novembre 2022

Fallisce il tentativo inglese di vincere la sua prima finale di Coppa del Mondo contro la Nuova Zelanda: in un Eden Park gremito con più di 43 000 spettatori sono le Black Ferns, per la prima volta non così favorite come un tempo, ad aggiudicarsi il loro sesto titolo mondiale, secondo consecutivo.

L'Inghilterra, nonostante per un'ora in 14, ha condotto il punteggio per quasi tutto l'incontro, ma alla fine sono le neozelandesi, rimaste aggrappate al risultato per tutta la partita, a piazzare nel finale la meta decisiva che dà loro il titolo di fronte al pubblico amico.

Le Black Ferns incrementano così il loro palmarès che le vede campionesse mondiali nel 1998, 2002, 2006, 2010 e 2017; all'Inghilterra non riesce di conquistare il terzo titolo mondiale dopo i successi del 1994 e del 2014. Gli Stati Uniti, vincitori della prima edizione, sono fermi al titolo vinto nel 1991.

La partita

Per la prima volta nella storia del rugby femminile, sul prato dell'Eden Park si è assistito a una finale di Coppa del Mondo tra professioniste: lo sono le inglesi dal 2019, lo sono più recentemente le neozelandesi, dal 2022, quando la carenza di incontri e di risultati, comprese due pesanti sconfitte in test match contro proprio le inglesi, spinsero la federazione a stipendiare le loro giocatrici migliori per permettere loro di allenarsi a tempo pieno; e professionista pure la trentenne direttrice di gara Hollie Davidson, più giovane di diverse giocatrici in campo, prima donna del rugby scozzese a diventare arbitra full time.

Inglesi avanti tutta nel primo quarto d'ora, con Kildunne e Cokayne in meta per il 14-0 con cui le Red Roses paiono voler ipotecare l'incontro; ma Hollie Davidson al 18' espelle l'inglese Lydia Thompson rea, a suo giudizio, di un placcaggio in volo su Portia Woodman che costringe l'ala neozelandese all'uscita dal campo per essere sostituita da Ayesha Leti-l'iga. Con una giocatrice in meno per la rimanente ora o poco più di gioco l'Inghilterra subisce il pareggio di Ponsonby e Leti-l’iga ma trova ancora la meta con Packer e Cokayne (alla fine saranno tre per lei) e finisce il primo tempo avanti per 26-19; nella ripresa, in meno di dieci minuti, le Ferns Fluhler e Murray ribaltano il risultato una prima volta e vanno a 29, ma poi Kennedy Simon placca pericolosamente Abby Dow testa contro testa, e rimedia un cartellino giallo. A elementi pari di nuovo Cokayne porta avanti l'Inghilterra 31-29 ma a dieci dalla fine Stacey Fluhler innesca Leti-l’iga per la sua seconda meta, 34-31 per le neozelandesi. A pochi secondi dalla fine l'Inghilterra rinuncia a tentare una trasformazione tra i pali di un piazzato che, se riuscita, avrebbe portato l'incontro ai supplementari, e sceglie di ripartire da una touche sull'out destro del fronte difensivo avversario, giocando le sue carte sulla maul e una meta di mischia; tuttavia la palla viene rubata e muore tra le braccia neozelandesi, e la partita finisce su quell'azione.

Ultima partita della carriera per Kendra Cocksedge, 34 anni, alla sua terza vittoria in Coppa del Mondo.

Dal punto di vista statistico si tratta della finale con il maggior numero di mete segnate, undici, al pari di quella di cinque anni prima tra le stesse avversarie a Belfast, nonché di quella con il minimo scarto, tre punti, esattamente come il 13-10 con cui le neozelandesi batterono, ancora, le inglesi nel 2010 a Londra.

Senza storia, invece, la finale di consolazione tra Francia e Canada: le Bleues vincono 36-0 e, per la settima volta, chiudono in classifica generale al terzo posto. Per le canadesi il quarto posto finale è il loro secondo miglior risultato di sempre alla Coppa del Mondo dopo la finale persa nel 2014 a Parigi contro l'Inghilterra.

Terminata l'esperienza neozelandese, la prossima Coppa del Mondo si terrà in Inghilterra nel 2025 con una nuova formula: sono previste infatti 16 squadre e pare confermata la formula a play-off con l'ammissione ai quarti delle prime due classificate di ogni girone.

Tabellino

Auckland, Eden Park, 12 novembre 2022, ore 19:45 UTC+12

NUOVA ZELANDAINGHILTERRA 34-31 (19-26)

Marcatrici: mt 3' Kildunne tr Scarratt (0-7); mt 13' Cokayne tr Scarratt (0-14); mt 18' Ponsonby tr Holmes (7-14); mt 25' Leti-l'iga tr Holmes (14-14); mt 21' Packer (14-19); mt 32' Cokayne tr Scarratt (14-26); mt 40' Rule (19-26); mt 41' Fluhler (24-26); mt 49' Murray (29-26); mt 54' Cokayne (29-31); 71' Leti-l'iga (34-31).

NUOVA ZELANDA: Holmes; Tui, Fluhler (71' Tubic), Fitzpatrick, Woodman (17' Leti-l'iga); Demant (c), Cocksedge; Love (46' Connor), Ponsonby (46' Murray), Rule (62' Taumata), Roos (63' Ngan-Woo), C. Bremner, A. Bremner, Hirini, McMenamin (50' Simon).
C.T.: Wayne Smith.

INGHILTERRA: Kildunne; Thompson, Scarratt, Aitchison, Dow (66' Heard); Harrison, L. Packer (50' Macdonald); Cornborough (73' Davies), Cokayne (73' Muir), Bern (73' Brown), Aldcroft (27' O'Donnell), Ward, Matthews, M. Packer (50' Kabeya), Hunter (c).
C.T.: Simon Middleton.

Arbitro: Hollie Davidson (Scozia).

Ammonizioni: Simon 65-75'

Espulsioni: Thompson 18'

Spettatori: 43 759

Finale per il terzo posto

12 novembre 2022, FRANCIACANADA 36-0 (22-0). Marcatrici: mete 12' Fall (tr Drouin), 36' Bourdon (tr Drouin), 41' e 61' (tr Bourdon) M. Ménager, 44' Deshaye (tr Drouin), cp 21' Drouin.

Fonti

Notizia originale
Questo articolo contiene notizie di prima mano comunicate da parte di uno o più contribuenti della comunità di Wikinotizie.

Vedi la pagina di discussione per maggiori informazioni.