Di Pietro: «Abrogheremo le leggi ad personam»

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lunedì 24 marzo 2008 Il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, dice dal suo blog: «Il partito di Berlusconi non vuole che diventi ministro della Giustizia. Da parte del capo del Pdl è assolutamente comprensibile. Il mio obiettivo è infatti di cancellare subito le leggi ad personam». «Se vinciamo il mio obiettivo è di far funzionare la macchina della Giustizia — afferma — per ripristinare in questo Paese la certezza della pena e l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge». «Se la coalizione di cui faccio parte vincerà le elezioni dovrà affrontare immediatamente un problema: Quale ministero assegnare ad Antonio Di Pietro?. È un problema così serio da essere dibattuto continuamente, e senza che io abbia avanzato alcuna richiesta, — ha scritto sul blog — sia dal centrodestra che dal centrosinistra».

Per il ministro della Infrastrutture «i veti che arrivano da esponenti del centro-sinistra, un giorno sì e l'altro pure, non sono altrettanto comprensibili e neppure accettabili. Che cosa deve fare Antonio Di Pietro per avere la possibilità di diventare ministro della Giustizia? Quali qualità deve avere? Gli ultimi due ministri sono stati Castelli e Mastella. Hanno ridotto la Giustizia in macerie, nessuno dei due aveva la minima competenza in materia. Nessuno, però — dice infine — si è opposto a priori, come sta avvenendo ora per una mia eventuale candidatura. Mani Pulite brucia ancora a gran parte della classe politica, forse hanno il timore che voglia finire il lavoro».

Dal Popolo della Libertà, risponde la vicepresidente dei deputati forzisti Isabella Bertolini: «Di Pietro Ministro della Giustizia? Non sarà possibile perché le elezioni le vincerà il Pdl. Queste scenette sono patetiche. Ormai il Pd e i suoi alleati perdono colpi e passano le loro giornate in liti e recriminazioni. Dopo aver tentato di raccontare agli Italiani che la rimonta era cosa fatta, il caravanserraglio messo in piedi da Veltroni ha il fiato corto».

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