Discussione:È morto Randy Pausch/Commenti

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Dio è morto, Marx è morto, Pausch è morto e nemmeno Steve Jobs non sta tanto bene. E sempre per il pancreas.--Stefanomencarelli (talk) 10:01, 28 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Non mi prendete per il solito attaccabrighe, ma se qualcuno dovesse ridere per questa battuta sicuramente avrebbe qualche problema..e serio, per giunta... --Stef Mec...qu'est-ce que vous voulez? 10:20, 28 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Non si chiama umorismo nero per caso, dopotutto. C'è a chi piace. --Toocome ti chiami? 10:41, 28 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Beh, Tooby, se tu (e dico tu, ma non prenderlo come un attacco personale, ci mancherebbe altro), intelligente come sei, e sai che ti stimo per questo, mi vai a ridere su questa battuta, fattelo dire, mi fai un pessimo scivolone.. --Stef Mec...qu'est-ce que vous voulez? 15:32, 28 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Al massimo si ride verde. Ma è un dato di fatto, più che una battuta. --Leoman3000 15:29, 28 lug 2008 (CEST)[rispondi]

E' molto triste apprendere la notizia della morte di qualcuno ma quando questa riguarda gli uomini migliori è più che triste. Spesso noto che gli animi migliori non hanno molta longevità, mi chiedo se sia casuale o se ci sia una spiegazione scientifica. E' come se la cattivaria avesse la capacità di tenere lontano tutto quanto possa minacciare la vita. Pensiamo a tutti quei nazisti appartenenti alle SS ancora in vita........Madre natura avrebbe potuto avere l'ccasione di fare giustizia in modo elegante da ben molto tempo ormai ... ma così non è stato. Non sapevo dell'esistenza del Prof Randy Pausch, solo per caso alla radio ho sentito della sua Ultima Lezione e non ho resistito dall'andare su internet e poterla ascoltare. Come si può non rimanere affascinati da una tale personalità, da una tale forza d'animo, coraggio, passione per la vita, dignità e soprattutto grande umanità che si percepiva in ogni sua parola pronunciata. Se fossi stata una sua studentessa me ne sarei innamorata alla prima lezione. La sua grandezza non è solo per quanto abbia affermato, pienamente condivisibile, ma per come lo abbia comunicato. Con quale lievità ha pronunciato parole che pesavano come macigni. Con un sorriso annunciava il suo triste destino e sembrava volesse consolare gli ascoltatori e forse era così. IL Prof. Randy e' riuscito probabilmente a fare i conti prima con la vita e poi con la morte. In una società in cui si fa di tutto per rifuggire la parola morte, non se ne può neanche parlare e che farebbe carte false pur di annientarla, ecco un uomo che la prende in considerazione e l'affronta a modo suo e nel modo migliore, vivendo e godendo di ogni momento che ancora gli resta addirittura esaltandolo e condividendolo con gli altri. Pur morendo esprime la gioia di vivere e ci pone difronte alla grande opportunità che ognuno di noi ha nel coglierla istigandoci a farne un grande progetto perseguendo i nostri sogni e superando gli ostacoli con forza e determinazione. Non serve piangersi addosso o considerarsi una vittima. E solo deprimente e la depressione è non vita, è solo un trascinarsi in avanti con sofferenza. Apprezzando il nostro percorso, qualsiasi sia la partenza, e cercando di realizzare i nostri sogni, non importa se non ci riusciremo ma continueremo a farlo, possiamo avere il nostro posto vitale gioioso e soddisfacente. Non e' cosi importante quello che ci accade se noi riusciamo ad impossessarci di valori cognitivi positivi da attribure a quanto interagisce con noi. Il segreto è nella nostra mente e nella capacità di credere in essa accompagnata però sempre da un cuore tenero e sensibile. Rossella Gianfaldoni